I rondò diViadana non sono sicuri, erba troppo alta. La richiesta del Comune a Provincia

VIADANA Erba alta e scarsa visibilità. L’assessore alla sicurezza Romano Bellini fa il punto della situazione su due rotatorie nel Viadanese, ricordando le sollecitazioni, da parte di palazzo Matteotti, nei confronti della Provincia di Mantova, ente che ha la competenza per tali interventi.
«In questi giorni sia io che più in generale l’amministrazione comunale – precisa l’esponente dell’esecutivo locale – abbiamo ricevuto parecchie lamentele da parte di cittadini che percorrono la Gronda Nord. Lamentele e critiche sullo stato di degrado e mancanza di sicurezza causati dalla scarsa visibilità in essere sulle due rotatorie presenti sul territorio viadanese. Il problema più evidente è a Cogozzo, arrivando da via Pilastro – ha dichiarato l’assessore – luogo in cui la visibilità è molto scarsa».
In chiusura l’ennesimo chiarimento circa le competenze tra vari enti: «Come riferito a chi mi ha contattato, tengo a precisare che le competenze in merito fanno capo alla Provincia e non al Comune di Viadana che già nel mese scorso ha inoltrato apposita segnalazione a Mantova, chiedendo lo sfalcio dell’erba in tempi ristretti. Un intervento che – incalza Bellini – ad oggi non è ancora stato posto in essere».
Nel proprio intervento, l’assessore lancia anche una stoccata rivolta ai consiglieri comuanali del Partito democratico Nicola Federici e Adriano Saccani: «Invece di polemizzare sulle opere portate a termine da questa amministrazione, suggerisco loro di sollecitare la Provincia, visto che si tratta di un ente guidato da loro esponenti».
La richiesta di Bellini, insomma, è rivolta all’ente di Palazzo di Bagno e vede l’assessore comunale viadanese chiedere alla Provincia un intervento quanto più possibile rapido, così da riportare le rotatorie oggetto di polemica in condizioni tali che la visibilità sia buona e, giocoforza, non entrino in campo fattori di rischio che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza di quanti percorrono la Gronda Nord.

Lorenzo Costa