RIVALTA Il mese scorso ha vinto due bronzi ai Mondiali di apnea in Grecia (assetto costante con monopinna e con pinne), dopo i due titoli italiani, e ora prosegue la sua preparazione per la nuova stagione. Davide Carrera, 48enne apneista pluricampione del mondo – piemontese ma spagnolo d’adozione – la scorsa settimana è stato a Rivalta sul Mincio per alcuni allenamenti con il suo personal trainer e posturologo Aaron Marco Ongari, nella palestra “Il Pero Sport & Fitness”. «Devo fare del lavoro in presenza – racconta in un momento di pausa – per correggere la postura e per farmi spiegare alcuni allenamenti nuovi per quest’anno, poi sono andato a trovare alcuni parenti a San Gervasio Bresciano perché mio padre, che è mancato l’anno scorso, era di quelle zone». Giornate tra sport e famiglia quindi per Carrera, che punta forte sul 2025: «Nessuna gara indoor in inverno, invece a luglio avrò il “Vertical Blue” alle Bahamas e poi campionati italiani e iridati. Inoltre c’è sempre la volontà di provare a battere il record mondiale. Ci sto lavorando da anni, siamo vicini, ma bisogna preparare nel dettaglio tutti i vari aspetti. Anche il lato mistico e spirituale è importante nell’apnea; infatti, ho viaggiato in India per approfondire questo aspetto. Lo yoga o la meditazione sono fondamentali a livello mentale per vincere le paure limitanti che non ti permettono di raggiungere i risultati. Il lavoro fisico aiuta, ma come dicevano i monaci benedettini: “Ora et labora”. Per costruire un record servono tanti “mattoni” e uno di questi è curare il lato spirituale». Da pochi mesi Carrera ha iniziato a collaborare con il professionista virgiliano Ongari: «E’ una preparazione fisica, ma anche di raffinatezza, equilibrio e sensibilità sul corpo. Inoltre fa un lavoro, come dico io, di “mindfulness” in palestra». La partnership è cominciata alla grande… «Non pensavo di vincere due titoli italiani, con record del mondo in acqua dolce, e due bronzi iridati nel giro di un mese. Ero reduce da un’estate in cui non avevo dormito molto, a causa di problemi familiari e sentimentali, e riposare è essenziale. Quindi sono molto contento. Comunque i record sono anche un modo per avvicinare le persone, soprattutto i più giovani, al nostro sport e insegnar loro a portare rispetto alla natura e all’ambiente. Questo è il mio messaggio. E dato che si viaggia molto per le competizioni, se ci fosse qualche sponsor con a cuore queste tematiche, ben venga».