Calcio a 5 Serie A – Saviatesta, Rondelli litiga con Jeffe e se ne va

Jeffe e Rondelli
Jeffe e Rondelli

MANTOVA Clima incandescente in casa Saviatesta. Anche nell’ultima settimana della stagione che porterà il club biancorosso a giocarsi la permanenza in serie A nel match di ritorno dei play out contro l’Aniene, in programma sabato al Neolù (si riparte dal 2-4 dell’andata, il Mantova dovrà quindi vincere con due gol di scarto). L’ambiente virgiliano, già scosso da una serie di problemi latenti, deve ora affrontare l’addio, per ora ufficioso, del dg Cristiano Rondelli, che nella giornata di ieri ha rassegnato le dimissioni, comunicate alla società, che però non ha preso alcuna posizione. Alla base di questa decisione la lite furente nel post gara di Roma con mister Jeffe. La causa scatenante di questo litigio è stata la scelta del tecnico brasiliano di schierare il portiere di movimento a tre minuti dalla fine, che ha fatto letteralmente imbestialire Rondelli, il quale avrebbe voluto provare a guadagnare il sesto fallo con conseguente tiro libero. «Ho deciso di dimettermi – ha detto Rondelli – perché ci sono aspetti extra calcio che per me, invece, sono molto più importanti».
Non è la prima volta in questa stagione che Rondelli e Jeffe litigano dopo una partita. Bisogna riconoscere che il Saviatesta ha sempre avuto problemi di gestione con il portiere di movimento, ma allo stesso tempo era anche comprensibile tentare il tutto per tutto contro un avversario che sabato ha mostrato diverse lacune difensive. Rondelli resta comunque dell’idea che «la squadra ha giocato con il massimo impegno e nel ritorno ha tutte le carte in regola per vincere la partita». Ma certo non è questo il clima più adatto per approcciarsi alla gara più importante della stagione.
La versione del dg viene confermata dal tecnico brasiliano interpellato per commentare la sconfitta di Roma. «C’è stato questo scontro verbale con Rondelli a fine gara – spiega Jeffe -. Dispiace per quell’episodio, ma in quel momento della gara ho ritenuto opportuno tentare il portiere di movimento per fare più possesso palla e invece abbiamo commesso un’ingenuità».
Nella giornata di ieri era rimbalzata anche la voce, mai confermata, di un esonero del mister, il quale, salvo comunicazioni ufficiali diverse, dovrebbe dirigere regolarmente la prima seduta d’allenamento della settimana. E’ un momento delicato per la società biancorossa, il più difficile della sua breve e già gloriosa storia, e sarebbe opportuno che tutte le componenti, giocatori compresi, mettessero da parte i propri interessi per pensare esclusivamente all’obiettivo da raggiungere: la salvezza.