Calcio – Il messaggio pasquale di Baretti (Crl): “Vicini a chi ha perso i propri cari”

MILANO Il pensiero del presidente del Crl Baretti per gli auguri di Pasqua va ai dirigenti calcistici vittime del coronavirus.
«Sono orgoglioso della nostra regione, che viene indicata come la prima d’Italia: quasi 1.500 società lombarde praticano il calcio dilettantistico e giovanile. La nostra regione ha un amaro primato, quello dei contagi e vittime di questa terribile malattia. […]
Una Regione industriale e industriosa, pesantemente colpita in tutti i suoi, anche eccellenti, settori. Non ne è andato esente, ovviamente, il nostro amato sport, da subito bloccatosi già dallo scorso 23 febbraio con un susseguirsi di provvedimenti, anche controversi e talora contraddittori fra loro, che di fatto hanno portato alla chiusura di tutte le attività, con estensione dai campionati sino agli allenamenti. Uno stop doveroso, che il Crl ha immediatamente osservato, per tutelare la salute di atleti e non, e che si protrarrà sino a quando non sarà possibile ritrovare almeno una parvenza di normalità. Ma non è ancora il tempo di pensare al ritorno in campo e ai campionati, quanto piuttosto di stringerci simbolicamente intorno a quelle famiglie e a quelle società che hanno perso in questa battaglia propri componenti. […] Esprimo la vicinanza mia e del Comitato ai lombardi per le gravi perdite umane che l’epidemia ha causato nella Regione. Il pensiero corre, in particolare, ai purtroppo numerosi dirigenti e collaboratori delle società affiliate che non ce l’hanno fatta, lasciando nel dolore tutti i propri cari e non ultimi gli sportivi con i quali hanno condiviso negli anni percorsi di vita e di club. Alle società d’appartenenza rivolgo il cordoglio da parte del Crl, garantendo loro che faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per dimostrare anche concretamente il nostro sostegno. E non appena ne avremo la possibilità ci faremo trovare pronti per ripartire tutti assieme, anche in memoria di chi ci ha purtroppo lasciato. Che sia una Pasqua di vera Resurrezione per tutti noi».