Calcio – La firma di Botturi e tutto il resto. Mantova, il futuro inizia oggi

MANTOVA La stagione 2023-24 del Mantova comincia simbolicamente oggi. O almeno così dovrebbe essere. È infatti confermato l’incontro tra il presidente Filippo Piccoli e Christian Botturi, candidato alla carica di direttore sportivo. Filtra ottimismo in viale Te, perchè Piccoli e Botturi hanno già avuto modo di parlare chiaramente del progetto. Lo stesso dirigente bresciano ha ricevuto rassicurazioni sull’autonomia operativa e sugli ampi poteri che ha chiesto di avere sull’intera area tecnica e non solo. Una visione moderna e manageriale del ruolo di direttore sportivo, in cui Botturi crede ciecamente e che Piccoli ha accolto con entusiasmo. Non si sa se già oggi arriverà l’annuncio dell’investitura, ma la strada è comunque tracciata e un dietrofront appare al momento improbabile.
Dalla nomina di Botturi a tutto il resto (scelta dell’allenatore, squadra, settore giovanile…) il passo sarà breve. Il paradosso, semmai, è che il cantiere verrà aperto senza sapere esattamente dove sarà collocata l’opera. Fuor di metafora, senza sapere in quale categoria giocherà il Mantova. Mancano 12 giorni allo svelamento delle carte: il 20 giugno sapremo quante società hanno presentato domanda d’iscrizione alla Lega Pro. Basta che una sola rinunci a farlo e il Mantova avrebbe la certezza di essere riammesso in C (anche se l’ufficialità verrà data a metà luglio). Qualora invece tutte le 60 aventi diritto inoltrassero domanda, il Mantova dovrebbe sperare nella bocciatura di almeno tre club per puntare al ripescaggio.
Nel frattempo Botturi dovrà essere abile a lavorare su due fronti: la D, che rimane ad oggi la categoria del Mantova; e la C, che potrebbe diventarlo. Si tratta quindi di ingaggiare tecnici e calciatori adatti ad entrambi gli scenari, in attesa che si faccia chiarezza.
Per quanto riguarda l’allenatore, i nomi non mancano. I più quotati sono: Andrea Dossena, fresco di divorzio dal Renate; Luca Tabbiani, che sembrava diretto al Catania ma deve guardarsi dalla concorrenza di Javorcic; Michele Pazienza, tecnico emergente che ha fatto molto bene con l’Audace Cerignola; Francesco Modesto, allievo di Juric che già tre anni fa venne accostato al Mantova; Roberto Cevoli, celebrato due stagioni fa nel Renate e sottovalutato quest’anno col Novara. Senza dimenticare gli outsider Gaburro, Colucci e Occhiuzzi, più altri nomi che potrebbero emergere cammin facendo.
Col nuovo mister ci sarà poi da allestire la squadra. Magari partendo da qualche giocatore (pochi, per la verità) già in rosa nella scorsa stagione. Il colpaccio sarebbe tenersi Monachello (a patto che stia bene, si capisce): lui ci conta. Altri papabili sono Silvestro, De Francesco, magari Gerbaudo. Ma la questione è legata anche alle richieste di questi calciatori: in viale Te non vogliono commettere l’errore degli ultimi anni, stringendo contratti onerosi e alla prova del campo poco redditizi.
Come dicevamo, a stretto giro bisognerà anche nominare il nuovo responsabile del settore giovanile, che prenderà il posto di Tommaso Mari (ma quest’ultimo potrebbe restare come allenatore). Anche in questo caso la strada è tracciata e porta a Marco Fioretto, mantovano di San Giorgio con un passato al Chievo e attualmente legato all’Atalanta. Fioretto ha già avuto un colloquio col club bergamasco. Le parti si aggiorneranno la prossima settimana, ma l’intenzione è quella di trovare un accordo per la risoluzione del contratto. Chi lo conosce assicura che Fioretto sia molto attratto dall’idea di rilanciare il vivaio biancorosso. Insomma, come si può vedere, le sfide non mancano. La voglia di ripartire nemmeno. Non resta che ingranare la marcia.