Calcio Serie C – Il ritorno di Ciccio Graziani: “Il Mantova ce l’ho tatuato”

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MANTOVA L’ex attaccante del Mantova Ciccio Graziani fa ritorno a casa. Dopo 3 anni il “Duca del gol” torna a vestire il biancorosso. Due colori che il bomber aretino ha sempre amato e ai quali ha sempre giurato eterna fedeltà. Graziani torna nelle vesti di tecnico degli Allievi, in aggiunta di un ruolo che aveva già rivestito al Genoa, come quello dell’osservatore. «Devo essere sincero, ho pensato che qui non sarei più tornato. In questi anni sono passato tante volte davanti allo stadio e ora sono carico a mille per questa nuova avventura. Io il Mantova ce l’ho tatuato sul corpo». Ciccio mostra il tatuaggio che riporta un gadget in vendita al Mantova Point e che la figlia gli aveva regalato quando nel suo ultimo anno in viale Te venne promosso in prima squadra. «Mi disse che avrebbe portato fortuna e così è stato. Alla fine ci salvammo». Poi però le traversie societarie portarono il club al fallimento. Ora di acqua sotto i ponti ne è passata e Graziani torna in una società vera, condotta da gente che mastica calcio vero. Una società che in primis ha portato serietà e competenza. «Al di là dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti, mi sembra che questa dirigenza abbia dato una stabilità che mancava da diversi anni. Si parla con i fatti». Stare in mezzo ai giovani e andare a scoprire nuovi talenti. Un ruolo stimolante: «Questa doppia veste mi piace molto – spiega -. L’idea di poter andare a visionare giocatori e squadre avversarie mi piace molto. Lo feci anche per il Genoa prima di andare a Correggio. Allenare i giovani mi è sempre piaciuto. E’ da lì che ho cominciato. Ci aspetterà un campionato molto bello e difficile, perchè i nostri giocatori arrivano da tornei regionali. Qualcosa di diverso ci sarà. Così come cambierà il lavoro settimanale. Siamo in un periodo particolare e non so ancora come ci dovremo comportare. Ci tengo a esprimere però la mia idea. In un settore giovanile, un allenatore deve sapere educare i ragazzini». In carriera tanti gol con la maglia del Mantova. E’ diventato un simbolo della città. Una garanzia per i giovani che dovrà allenare: «Questo per me sarà la quattordicesima stagione al Mantova, sono ancora un adolescente alla fine. Può essere sicuramente un biglietto da visita importante, ma ci tengo a insegnare anche qualcosa della mia vita. Avrò più sponde da toccare». Obiettivi ben chiari: «Al primo anno da allenatore degli Allievi sfiorai le finali di Chianciano e sarebbe bello arrivarci. Ma è difficilissimo». Uno sguardo alla prima squadra non può mancare. «Ho parlato con Troise, è stato un avversario e credo che sia l’uomo giusto per il Mantova. Ha fatto un percorso eccezionale con il Bologna. E’ un tecnico che ha già vinto e ha idee chiare».
Tommaso Bellini