Calcio Serie C – Luca Prina: “Mantova-Pro Patria? Regnerà l’equilibrio”

Luca Prina
Luca Prina

MANTOVA Nello scontro salvezza di sabato contro la Pro Patria, il Mantova ritrova uno dei tanti allenatori passati negli ultimi anni da viale Te: Luca Prina. Quella del tecnico biellese sulla panchina biancorossa fu un’esperienza dolceamara: subentrato a Javorcic nel marzo 2016, salvò la squadra nel play out col Cuneo; per poi essere esonerato nella stagione successiva (novembre 2016) nel bel mezzo di una tempesta societaria che avrebbe portato pochi mesi dopo al fallimento.
Caro mister, è pronto a tornare sul luogo del delitto?
«Nessun delitto. Io di Mantova conservo un ricordo bellissimo: allenare in quella piazza, per chi fa calcio, non può che essere un privilegio. La salvezza conquistata il primo anno è stata gratificante. Resta il dispiacere per come è finita».
Già, in fondo è rimasta un’esperienza incompiuta…
«È così. Resto dell’idea che con le persone giuste sarebbe andata diversamente e avremmo fatto qualcosa di importante. Il modo in cui si concluse la mia esperienza a Mantova fu doloroso per me».
Cosa l’ha colpita dell’ambiente?
«La competenza del pubblico. Quando arrivai incappammo in tre sconfitte consecutive, però la gente aveva capito che qualcosa stava cambiando. Apprezzava l’impegno della squadra e ci sosteneva. È un segno di grande intelligenza».
Oggi, a giudicare dai fischi di Crema, quella pazienza sembra essersi esaurita…
«Questo è il girone più difficile. Un dato solo: due squadre su 4, nelle semifinali di Coppa Italia, sono del girone A. È per dire che la competitività è alta. Comunque non siamo nemmeno a metà campionato. Senza contare che il mercato di gennaio rimescolerà le carte. Insomma, il percorso è lungo e ci vuole equilibrio. Allo stesso tempo comprendo l’importanza del risultato domenicale. Perchè, in fin dei conti, è quello che rimane ed è quello che, bene o male, ti condiziona la settimana».
Come vede la partita di sabato?
«È sicuramente delicata, per la posizione in classifica di entrambe le squadre. Prevedo un match equilibrato, magari risolto dal classico episodio».
Come sta la Pro Patria?
«Veniamo dalla sconfitta contro una squadra secondo me fortissima: la FeralpiSalò. Per il resto dispongo di un gruppo eccellente di giocatori, guidato da un direttore come Turotti che considero un mostro sacro della categoria. Il nostro obiettivo è la salvezza ed è una novità per questa piazza, abituata ad obiettivi più ambiziosi. La cosa più difficile, ma allo stesso tempo fondamentale, è proprio entrare in quest’ottica, perchè comporta8 un cambio di mentalità».
E del Mantova che opinione s’è fatto?
«Il Mantova è una squadra quadrata, organizzata. Una di quelle che sanno stare in campo. Dispone di giovani interessanti e qualche elemento più esperto che può incidere».
Chi toglierebbe al suo collega Lauro? Ci faccia due nomi…
«Scelgo due esperti: De Cenco e Guccione».
Entrambi stanno attraversando un periodo difficile…
«Può essere. Ma hanno le qualità per risollevarsi in qualsiasi momento».