Calcio Serie C – Mantova, il primo a salutare è D’Iglio: “Orgoglioso di aver giocato qui”

Giuseppe D'Iglio
Giuseppe D'Iglio

MANTOVA In attesa dei primi volti nuovi, in casa Mantova si registra il primo addio.  Giuseppe D’Iglio lascia i biancorossi dopo appena un anno, probabile destinazione Piacenza. Se ne va con un bilancio di 21 presenze in campionato (più le 3 tra Tim Cup e Coppa Italia) e la soddisfazione di aver contribuito al ritorno dell’Acm in C. Gli è rimasto qualche rimpianto: «A livello personale – dice – potevo e dovevo dare di più. Avrei voluto lasciare il segno con qualche giocata decisiva che purtroppo non è arrivata. Ma il vero obiettivo era riportare il Mantova dove merita di stare: tra i professionisti. Ce l’abbiamo fatta dopo un’annata a dir poco strana».
Eccolo, l’altro rimpianto di “Ringhio”: non aver potuto festeggiare la promozione sul campo. «Il Covid ci ha destabilizzati – racconta – . Dall’oggi al domani abbiamo perso il contatto con la nostra realtà quotidiana, che è lo spogliatoio. Per noi una sorta di famiglia. Certo ci siamo sempre tenuti in contatto, ma vedersi e allenarsi tutti i giorni è un’altra cosa. Alla fine è stata organizzata quella festa a Curtatone e almeno lì abbiamo potuto ritrovarci e salutarci un’ultima volta. Un po’ malinconico ma di più non si poteva fare». Ripercorrendo con la mente la stagione, il centrocampista torinese fatica a isolare tre momenti da ricordare: «Ce ne sarebbero molti di più – dice – . Ma, se devo stare al gioco, scelgo le due partite di Tim Cup; la rimonta in casa col Mezzolara, da 0-2 a 3-2; il gol di Guccione col Forlì al Martelli, in una partita per noi delicatissima».
D’Iglio ammette che un pensierino alla conferma l’aveva fatto: «Sì, ci speravo. Ma cambiare fa parte del nostro lavoro. Ho ricevuto offerte allettanti, ne ho parlato con Righi e lui mi ha lasciato libero di muovermi come meglio credessi. Le strade si dividono, ma resta in me l’orgoglio di aver fatto parte di questa società e di questo gruppo. Mantova merita la C, anzi direi la B, e gli auguro un futuro ricco di successi. Magari un domani ci ritroveremo da avversari. Di sicuro, nei prossimi giorni, conto di ripassare in città per salutare tutti come si deve».
Nel post su  facebook, D’Iglio ha aggiunto qualche saluto personale: «Volevo ringraziare lo staff a partire dai mister, a passare dal mitico Doc, ai fisioterapisti Marcello e Tommy e al grande magazziniere Dade. Grazie anche alla cuoca Paola che ci ha sempre trattati come suoi figli senza farci mai mancare nulla. Volevo ringraziare anche la Curva Te: sono stati splendidi e ci hanno supportato in ogni partita, anche nelle trasferte, facendoci sentire sempre in casa. Abbiamo scritto un pezzo importante della storia di questa gloriosa società. Grazie Mantova, grazie Curva Te e…  mai molar!».