Calcio Serie C – Mantova, tra febbre e acciacchi fisici è un’ecatombe

MANTOVA È un’ecatombe di rara intensità, quella che si è abbattuta sul Mantova in questi giorni sul fronte medico. Paragonabile forse all’ondata Covid che ha travolto i biancorossi tra dicembre e gennaio, con la differenza che stavolta il campionato non si ferma, dunque in qualche modo bisogna reagire. Anche perchè domenica a Sesto San Giovanni c’è lo scontro diretto con la Pro Sesto (ore 17.30). Ieri, alla ripresa degli allenamenti a Mantovanello, non era presente neppure mister Galderisi, a sua volta messo ko dalla febbre come altri componenti dello staff (dal team manager Mascotto all’addetta stampa Giulia Rizzi). Tra i giocatori, l’ultimo colpito dall’influenza è Alessio Milillo, mentre restano ancora ko Galligani (si spera di recuperarlo per domenica) e Militari. Stanno meglio Monachello e Silvestro, che ieri hanno ricominciato ad allenarsi, ma la condizione di entrambi non sarà chiaramente ottimale. Al virus si aggiungono gli acciacchi fisici. E qui va subito menzionato lo sfortunato Pilati, finito addirittura all’ospedale e già operato per un’orchite. Ai box anche Bianchi, alle prese con uno stiramento alla coscia (oltre che con la febbre); Checchi, che si sta curando all’adduttore; Pedrini e De Cenco, che dovrebbero tornare ad allenarsi la prossima settimana; Esposito, in fase di riabilitazione dopo l’operazione al menisco.
Le contemporanee assenze di Milillo, Checchi e Pilati (solo il secondo potrebbe recuperare, sia pur non al top), sommate a quelle di Bianchi, Esposito e Pedrini, mettono la difesa del Mantova in condizioni di assoluta emergenza per la gara di domenica a Sesto San Giovanni. Magra consolazione a centrocampo, dove Messori torna disponibile dopo la squalifica. A rischio stop ora c’è Pinton, che a Padova ha rimediato la quarta ammonizione stagionale ed è finito quindi in diffida.