Calcio Serie B – Festa: “E’ tornato il vero Mantova. Ora sotto col Brescia!”

Festa Marco (Mantova) (4)_3483324

Mantova La nutrita colonia bresciana del Mantova, in febbrile attesa per il derby di sabato al Rigamonti, comprende anche lui: Marco Festa. Ma, fra tutti, il portierone biancorosso sembra il meno coinvolto da questioni campanilistiche. I motivi sono presto detti: non ha mai giocato nel Brescia e non l’ha mai seguito come tifoso (se non marginalmente); non è nemmeno un bresciano di città, essendo nato a Montichiari. «Diciamo che qualche mio compagno la sente di più – afferma – . Galuppini, per esempio: lui è proprio di Brescia, infatti è carico a mille. Anche Arcari (preparatore dei portieri e storico numero uno delle Rondinelle, ndr) è in fibrillazione perchè è la sua prima volta al Rigamonti da avversario. E poi ci sono l’allenatore, il direttore… Anche per me comunque sarà un’emozione: mi verranno a vedere famigliari e amici. Detto ciò, dobbiamo pensare al nostro Mantova».
Il “nostro” Mantova, appunto. Benedetta la sosta che l’ha rigenerato: «È così – sottolinea Festa – . La sosta ci ha fatto bene a livello mentale. Fortunatamente la società ci ha sempre fatto lavorare in maniera serena, senza cercare capri espiatori e riversando una fiducia completa nei nostri confronti. Ci siamo guardati in faccia, abbiamo riordinato le idee. E col Sudtirol siamo tornare a giocare come sappiamo. Quella vittoria ci ha reso felici e ci ha fatto bene, sia per la classifica che per il morale. È quello il vero Mantova!». Il portierone biancorosso fa capire che a un certo punto è subentrato un po’ di timore: «È normale, non siamo robot. Quando i risultati non arrivano e scivoli in classifica, perdi certezze. Ci siamo anche snaturati a livello di gioco. Ma ora siamo tornati noi». Non è nemmeno una questione di modulo, secondo Festa: «Col Sudtirol abbiamo semplicemente giocato in maniera più tranquilla. A volte è la testa che fa la differenza. Ecco, siamo stati proprio bravi di testa».
È presto per capire se il Mantova visto contro gli altoatesini basterà per salvarsi. «Di sicuro – riprende Marco – a Brescia ci aspetta una partita simile a quella col Sudtirol. Loro hanno solo un punto più di noi e si giocano tanto come noi. Mi aspetto una gara tirata e difficile. Chi riuscirà a mettere in campo le proprie idee con maggior tranquillità, avrà più possibilità di vincere. Insomma, anche stavolta sarà soprattutto una questione di testa».
Nel rush finale il Mantova può contare sul sostegno dei propri tifosi. «È la nostra arma in più – sottolinea fiero il portiere – . I ragazzi della curva ci hanno sempre sostenuto dalla prima partita. È un rapporto che si è prolungato dall’anno scorso e che per noi è molto importante. Ci stanno dando una grossa mano».
Il Mantova al momento giocherebbe i play out con la Reggiana, ma la situazione è in evoluzione. «I risultati delle altre non li guardo – giura Festa – . Il motivo è semplice: mancano 7 partite e dipende tutto da noi. Siamo in vantaggio negli scontri diretti con Frosinone, Sudtirol e Cittadella, dobbiamo giocare ancora con Brescia, Salernitana e Carrarese. Siamo noi che dobbiamo fare risultato in queste partite. Facendolo siamo sicuri di avanzare in classifica. Quindi il mio messaggio è: guardiamo solo a noi. Siamo noi i padroni del nostro destino».