Mantova, accordo raggiunto tra Setti e Piccoli. Al presidente il 92% delle quote

Garzon, Setti e Piccoli
Garzon, Setti e Piccoli

MANTOVA Maurizio Setti ha raggiunto l’accordo con Filippo Piccoli per la cessione a quest’ultimo delle proprie quote societarie. Si tratta del 46% del capitale, che a questo punto porta Piccoli a diventare l’azionista di riferimento assoluto dell’Acm con circa il 92% delle quote. La notizia non è ancora stata ufficializzata da viale Te, ma fonti qualificate assicurano che l’intesa di massima, già trovata qualche settimana fa, si sia tramutata in un accordo nero su bianco nei giorni scorsi. L’annuncio potrebbe arrivare dopo il 28 luglio, data in cui la Figc riammetterà il Mantova in Serie C.
Le quote rimanenti restano appannaggio di Gianluca Pecchini ed Ettore Masiello, mentre altri soci (Colombo, Ferrari, Paterlini, Randon e Aitini) partecipano ciascuno con la cifra simbolica di 100 euro. Da definire il futuro di Pecchini e Masiello, da tempo allontanatisi per svariati motivi dalle vicende biancorosse. Potrebbero restare soci di minoranza o cedere anch’essi le proprie quote. Di sicuro, almeno per il momento, non è previsto l’arrivo di altri azionisti. Del resto, il percorso era tracciato dalla scorsa estate, quando Piccoli entrò nel Mantova con l’accordo di diventarne l’azionista di riferimento rilevando gradualmente le quote di Setti. L’operazione si è svolta in un colpo solo, ma già da gennaio Piccoli aveva di fatto preso il timone della nave biancorossa. Con Setti potrebbe uscire dall’organigramma della società anche Gianluca Garzon, già allenatore e attuale vicepresidente, nonchè componente del cda. Ma sono tutte questioni che andranno affrontate in un’eventuale assemblea, che ad oggi non è ancora stata convocata.
Quel che è certo è che, dopo quattro anni, si conclude l’esperienza di Maurizio Setti al Mantova. Un’esperienza che ha avuto il suo apice col ritorno dell’Acm tra i professionisti, ma che proprio in C si è impantanata fino alla retrocessione di quest’anno (poi annullata dalla riammissione). In definitiva: un bilancio positivo per quanto riguarda la tenuta finanziaria, non entusiasmante sul piano dell’immagine e ancor meno su quello dei risultati sportivi.