MANTOVA – Mantova è a quota 100 in materia di procedimenti penali per casi maltrattamento e sfruttamento di animali. quanto emerge dal Rapporto Zoomafia 2021, redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lav. Giunto alla sua ventiduesima edizione il rapporto analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità nel 2020, e ha il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto. «Il maltrattamento degli animali assume forme diverse, è un reato diffuso e plurioffensivo e non ha confini territoriali – afferma Ciro Troiano. – Per questo è importante conoscere e analizzare il suo andamento delittuoso, per meglio adottare misure preventive e repressive. Di contro la normativa di riferimento, soprattutto negli aspetti sanzionatori, risulta del tutto inadeguata a contrastare un fenomeno criminale così esteso». L’Osservatorio Nazionale Zoomafia Lav ha chiesto alle Procure Ordinarie e a quelle presso i Tribunali per i Minorenni i dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2020, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per reati a danno di animali. I dati che riguardano Mantova riportano 41 procedimenti e 6 indagati per uccisione di animali; 40 procedimenti e 8 indagati per maltrattamento di animali; 2 procedimenti con 2 indagati per uccisione di animali altrui; 6 procedimenti con 7 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 11 procedimenti con 11 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2020 sono stati registrati 100 procedimenti con 34 indagati. Rispetto al 2019, i procedimenti sono aumentati del +6%, passando da 94 a 100, mentre il numero degli indagati è invariato, 34. «Confrontando i dati complessivi, nel 2020, rispetto al 2019, c’è stata una diminuzione del’11% dei procedimenti penali per reati a danno di animali, e del 17,5% del numero degli indagati – spiega Ciro Troiano –. Il quadro che proponiamo per la Lombardia si basa sui dati ottenuti da un campione del 69% di tutte le Procure della regione».