Basket serie A2 m – Ferrara: “Staff, un passo indietro, ma tutto è ancora possibile”

Matteo Ferrara
Matteo Ferrara

MANTOVA La Staff se ne torna da Piacenza con una sconfitta, la seconda di fila dopo quella in casa con la regina Udine. In campo per 16/17 minuti, dopo il rientro con Capo d’Orlando 10 giorni fa, anche Matteo Ferrara. Teo sta recuperando dall’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori dal campo per ben quattro mesi. La sua analisi della sconfitta non ammette alibi: «Non siamo partiti male ma non appena Piacenza ha alzato l’intensità siamo stati superficiali sia in attacco sia in difesa. E col passare dei minuti, avanti di 10-12 punti, loro hanno preso fiducia e maggiore consapevolezza. Non abbiamo reagito e la partita ci è sfuggita di mano sul piano della volontà mentale. Ci siamo sciolti, perdendo un’occasione per rafforzare la classifica. Un passo indietro che non ci impedisce di guardare avanti, ma dobbiamo giocare con più fame, con più intensità e più volontà di reazione nei momenti difficili. Chiaro che bisogna stare sul pezzo e guardare la classifica anche dietro di noi. Ma una battuta d’arresto ci può stare in un percorso ancora lungo. Ci sarà da lavorare, ma per arrivare alla fase ad orologio mancano ancora alcune partite e abbiamo la possibilità di rifarci già domenica con Biella». Matteo parla inoltre del suo momento: «Non sono al top e la ripresa è stata graduale dopo quattro mesi fuori. Mi sto riprendendo, anche se per ora la condizione fisica non è ottimale. Servono minuti nelle gambe per raggiungere uno standard equilibrato e la migliore condizione fisica. L’arrivo di Potts? Cambieranno gli equilibri della squadra. Il nuovo americano conosce già il campionato, avrà bisogno di essere integrato nei meccanismi di gioco, ma penso lo farà in modo rapido, dato che è un atleta di valore». Ferrara prova a guardare avanti: «Mancano tre partite prima della fase ad orologio e tutto è ancora alla nostra portata. L’obiettivo rimane quello di centrare i play off e penso lo potremo raggiungere vincendo almeno due gare. La sconfitta di Piacenza ha portato frustrazione per come è maturata, ma l’obiettivo non cambia. E tutto è ancora possibile».
Sergio Martini