Sanzionato dai vigili, vede il verbale da 373 euro e si sente male

BORGO VIRGILIO – Non bastano i richiami delle autorità: sono ancora tante le persone che violano le norme di distanziamento sociale, il cosiddetto lockdown. Ma c’è anche chi continua a spostarsi da un paese all’altro della provincia senza valide motivazioni. E qualche volta le violazioni avvengono senza alcuna giustificazione o per le ragioni più banali. Nel frattempo continuano serrati in vista delle festività pasquali i controlli da parte della Polizia locale di Borgo Virgilio per far rispettare le disposizioni in tema di contrasto alla diffusione del Coronavirus. Ma quanto è avvenuto ieri mattina alle 10.15 lungo la Spolverina è davvero singolare, anche se ha rischiato di avere un epilogo tribolato. Gli agenti hanno fermato per un normale controllo un pensionato proveniente da Gazzuolo che asseriva di dover raggiungere una filiale bancaria di Cerese. «Devo prelevare dei soldi per pagare l’assegno di mantenimento della mia ex moglie», ha detto ai vigili per spiegare il perché si trovasse a chilometri di distanza dal Comune di residenza. Lo spostamento non rientrava però tra i quattro punti contenuti nella nuova autodichiarazione governativa e così per lui è scattato un verbale da 373 euro (che in caso di mancato pagamento nei primi 30 giorni lieviterebbe a 533,33 euro). Una somma che ha messo a dura prova le coronarie dell’uomo, che si è sentito male al punto da rendere necessario l’intervento di un’ambulanza e il suo trasferimento al pronto soccorso del Carlo Poma. A quanto parte il pensionato avrebbe avuto uno scompenso cardiaco, ma per fortuna le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. Nel periodo compreso tra il 27 maggio e il 7 aprile, la Polizia locale di Borgo Virgilio ha controllato 198 esercizi commerciali e attività e 150 cittadini. Di queste, 15 sono stati sanzionati per non aver rispettato le misure sugli spostamenti, mentre uno è stato denunciato per avere fornito false generalità. Disparate le giustificazioni che le persone fermate ai controlli delle scorse settimane avevano voluto fornire agli agenti: c’è infatti chi si è postato per andare all’Ipercoop «a comprare il pollo della giusta croccantezza», o chi ha fatto 10 chilometri per prendere le sigarette di una particolare marca «perché in città erano finite»; chi, ancora, è stato trovato in giro accompagnato da familiari o amici; e chi voleva raggiungere il Famila non per fare la spesa, ma per trovarsi con un amico nel parcheggio. Tutte queste persone sono state ovviamente sanzionate.
Matteo Vincenzi