MANTOVA «Siamo contenti che il consigliere de Marchi abbia ritirato la propria posizione rialla somministrazione gratuita di dolci e frittelle ai “soli bambini italiani”. Noi, dal canto nostro, abbiamo ritenuto di dare un segnale di risposta a qualsiasi forma di discriminazione e di razzismo». Così il segretario provinciale della Cgil Daniele Soffiati commenta l’analoga azione che il consigliere dei Fratelli d’Italia avrebbe voluto portare a compimento ieri, se non fosse stato travolto da uno scandalo nazionale, con una risonanza impensata per lui, culminata persino in minacce di morte via Facebook.
Ieri sullo spalto del Te, nel bel mezzo di un luna park pulsante di entusiasmo, una delegazione del sindacato capeggiata da Soffiati ha offerto gratuitamente dolci ai bambini “senza discriminazioni”. «Abbiamo distribuito zucchero filato e frittelle per lo più, ma anche mandorle, nocciole e piadine senza nessuna discriminazione, nemmeno gastronomica; e non solo ai bambini, ma anche ad adulti e a nonni». Complessivamente sono state erogati 147, fra zuccheri filati, frittelle e piadine.
«C’è stata una risposta di simpatia a questa iniziativa – prosegue il segretario –. Chi ci ha avvicinato, in larga parte era al corrente della vicenda e ha dimostrato simpatia per questa iniziativa che potrebbe porre fine a una vicenda tanto antipatica da avere avuto persino un risvolto nazionale», conclude Soffiati.
Dal canto suo Luca de Marchi, tempestato in questi giorni sui social network da insulti e minacce, ieri è stato persino chiamato dalla nota rubrica radiofonica satirica “La Zanzara”. Ma lui non si è scomposto. E dopo un breve oscuramento forzato anche sui social si è rifatto vivo con un’autodifesa già collaudata nei giorni scorsi: «Anime belle , dove eravate nel 2018 quando mi sono recato a portare aiuti all’ospedale pediatrico di Damasco in Siria? I bambini sono tutti uguali e i gesti concreti che metto in atto da anni lo dimostrano».