Contagi sui posti di lavoro in calo, ma la Lombardia resta maglia nera

MANTOVA Il diciannovesimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico dell’Inail per la UIL conferma il trend decrescente dei contagi sul lavoro da Covid-19: nei primi otto mesi dell’anno risultano in calo del 40% rispetto al 2020.
I dati evidenziano che, alla data dello scorso 31 agosto, le infezioni di origine professionale segnalate all’Inail sono 179.992 a livello nazionale ( di cui 747 con esito mortale), 45.520 in Lombardia ( con 191 decessi). Nella nostra regione, rispetto alla rilevazione del 30 giugno, le denunce sul lavoro risultano purtroppo aumentate con 475 casi.
La maggioranza dei casi mortali a livello nazionale riguarda gli uomini e i lavoratori nelle fasce di età 50-64 anni e over 64 anni (18,9%). Allargando l’analisi a tutti i contagi sul lavoro da Covid-19, il rapporto tra i generi si inverte: la quota femminile sul totale delle denunce è pari al 68,5%. La UIL segnala inoltre che il numero delle lavoratrici contagiate supera quello dei lavoratori in tutte le regioni. L’analisi territoriale evidenzia una distribuzione delle denunce del 42,7% nel Nord-Ovest in cui purtroppo primeggia la Lombardia con il 25,3%.
La maggioranza dei contagi e dei decessi (rispettivamente 97,1% e 89,0%) riguarda l’Industria e servizi.
Tra le attività produttive, il settore della sanità e assistenza sociale resta al primo posto, seguito dall’amministrazione pubblica, trasporti e manifatturiero. Le denunce di contagio sul lavoro da gennaio 2020 ad agosto 2021, nel Mantovano (rispettivamente di 1302 donne e 405 uomini, ovvero il 3,8% del totale regionale) restano fortemente al di sotto di quelle di città come Bergamo, Brescia e Varese, così come di Milano che vince questo triste primato. Per la UIL è importante sottolineare che quest’anno è stato caratterizzato da un andamento decrescente e che sul totale, solo il 13% delle denunce è relativo ai primi otto mesi del 2021. “Non siamo ancora fuori dalla crisi sanitaria, ma questi dati alimentano la speranza” – spiega Paolo Soncini segretario provinciale Uil – “e il diminuire dei casi denunciati è un richiamo all’urgenza politica di investire sulla sanità pubblica, anche a livello territoriale e sempre più capillare, per dare la massima tutela a lavoratori e cittadini”.