Delitto Mora: 5 ergastoli per la banda dei giostrai. Sentenza ribaltata in appello

Gabriele Mora con la moglie

BRESCIA Cinque ergastoli per l’omicidio di  Gabriele Mora, il gioielliere di Suzzara ucciso in uno scontro a fuoco durante una rapina nel suo negozio la sera del 19 dicembre 1996. Questa la clamorosa sentenza uscita dal processo d’appello che è stato celebrato a Brescia, che ha ribaltato completamente quella dell’ottobre 2019 a Mantova, quando gli stessi imputati erano stati assolti per non aver commesso il fatto in base al secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale. La sentenza di ieri ha confermato l’accusa di omicidio volontario sostenuta dalla procura generale di Brescia nei confronti di Danilo Dori, 57 anni, ritenuto dagli inquirenti la mente del sodalizio criminale che quel giorno di quasi 23 anni fa era assente alla spedizione; Adriano Dori, 47 anni, Giancarlo Dori, 55 anni, Stefano Dori, 50 anni e Gionata Floriani, 43 anni, tutti componenti della medesima famiglia di giostrai nomadi domiciliati tra le province di Firenze, Torino, Vicenza, Padova e Gorizia.  Il processo per l’omicidio Mora nasce da un Cold Case, letteralmente un’indagine su una pista fredda riguardante un caso irrisolto. A condurre le indagini su questo delitto di 25 anni fa sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del reparto Operativo di Mantova.