La “Maniera” di Giulio illumina la Reggia e contagia tutta Mantova

MANTOVA Con Giulio Romano la città si riscopre più bella. Presentazione ufficiale in Palazzo Ducale per la mostra dedicata al Pippi e agli eventi collaterali che renderanno il 2019 un anno vivace e internazionale. A fare gli onori di casa il direttore Peter Assmann, che ha raccontato la mostra “Con nuova e stravagante maniera” che si aprirà il prossimo 6 ottobre nella Reggia, tra Castello, Corte Nuova e la Rustica, e che si articolerà in 153 opere provenienti oltre che dal Louvre, partner del progetto, anche da Vienna, Stoccolma, Londra e non solo. Dal Louvre è giunto un video messaggio del direttore del Département des arts graphiques Xavier Salmon e dalle curatrici Laura Angelucci e Roberta Serra. Alle loro spalle un’anteprima di due splendidi fogli che impreziosiranno l’esposizione. La mostra in Ducale è sostenuta da Banca Intesa San Paolo, Fondazione Bam (per Fiorenza Bacciocchini il debutto da direttrice con il fondamentale sostegno per il restauro della Galleria Nuova), Fondazione Comunità di Mantova presieduta da Franco Amadei, Lubiam (che ha promosso una capsule collection dedicata alla moda di Giulio), Mantova Outlet Village e dallo sponsor tecnico Skira. Compatto il gruppo di comunicazione e marketing, con personale interno al Museo e in team con Mantova Outlet Village e Clp. Si stanno già creando degli importanti contatti con i tour operator e con l’aeroporto Catullo, ci sarà un sito internet dedicato a tutti gli eventi dell’anno e persino un vino firmato Cantine Giubertoni. La mostra sarà inoltre promossa a Parigi e a New York. Il sindaco Mattia Palazzi ha auspicato che il 2019 possa diventare un nuovo anno della Cultura e un segnale positivo è l’accordo per il biglietto unico di 20 euro (15 per i mantovani di città e provincia) per la visita delle mostre del Ducale e a quella del Te “Arte e desiderio”. Ha quindi preso la parola il prorettore del Politecnico Federico Bucci, tracciando un percorso tra Vasari (sua la citazione che dà il titolo alla mostra), Carlo d’Arco, Gombrich e Tafuri, giungendo ai giorni nostri con il contatto con gli studenti che a Mantova studiano Architettura (velata l’allusione alle recenti polemiche: «mi devo fare perdonare dal sindaco e dico che la cultura deve essere dialettica e di confronto»). Infine una standing ovation: il saluto corale alla vicedirettrice del Ducale Renata Casarin in partenza per il suo nuovo incarico ministeriale a Roma.