MANTOVA L’ospedale di Mantova tra i 17 Hub identificati da Regione per la degenza di pazienti Covid acuti e fra i 13 centri lombardi con posti letto di terapia intensiva attivati per la gestione della pandemia.
Il coordinamento delle Terapie Intensive è in capo al Policlinico di Milano. Gli altri posti letto di Terapia Intensiva sono distribuiti fra Milano (Niguarda, Policlinico, San Paolo, Sacco, Fondazione Ca’ Granda, Policlinico), Varese, Busto Arsizio e San Matteo di Pavia.
Ci si muove in una logica di rete, per offrire alla popolazione una risposta integrata e coordinata all’emergenza nell’ambito del sistema regionale. In questi giorni, infatti, ASST Mantova sta supportando l’area del Milanese, che richiede il ricovero di pazienti colpiti da Coronavirus.
Il Carlo Poma dispone per le degenze, in questa fase, di 5 letti di Terapia Sub-Intensiva Respiratoria e 4 letti di Terapia Intensiva, oltre a 19 posti letto in Malattie Infettive. I posti potrebbero essere incrementati, sulla base di un piano aziendale che prevede l’attuazione di 5 scenari progressivi, in linea con l’eventuale avanzamento dell’ondata epidemica. Nella giornata di ieri, a Mantova, è stato aperto il Pronto Soccorso Covid dedicato.
Ha ripreso intanto il suo lavoro a pieno ritmo l’Unità di crisi di ASST, suddivisa in commissioni: territoriale, ospedaliera e non Covid. L’azienda mantovana cerca di fare fronte all’emergenza, riorganizzandosi a seconda delle necessità e mantenendo parallelamente, per quanto possibile, le prestazioni non Covid. Si punta inoltre ad attivare posti letto per subacuti Covid, per avere la possibilità di trasferire il paziente in un setting a più bassa intensità quando le sue condizioni lo consentono.
Si raccomanda ai cittadini la massima prudenza e il ricorso alle precauzioni che possono concorrere a ridurre al minimo il contagio: uso dei presidi di protezione, lavaggio delle mani, distanziamento.