La città premia lavoro, cultura e volontari

MANTOVA MantovaCultura, impegno sociale, lavorativo e in ambito sanitario: questi i settori maggiormente coinvolti nell’assegnazione delle benemerenze della città di Mantova rese emblematiche dalle Edicole di Virgilio d’Oro, riproducenti l’io effipalazzo del Podesstà affacciato su piazza Broletto. Ieri sera nell’auditorium del conservatorio “Lucio Campiani”, si è infatti tenuta la cerimonia di consegna di otto riconoscimenti: quelli riferiti al 2021 e quelli di quest’anno, per poter riprendere l’evento senza più le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, come spiegato dal presidente del consiglio comunale Massimiliano Allegretti, che ha diretto l’incontro con il sindaco Mattia Palazzi e i due vice presidenti del consiglio comunale Fabio Madella ed Eugenio Anceschi.
Le benemerenze per il 2021 sono state attribuite a Lucia Vincenti, Fortunato Ortombina, Massimo Franchini e alle lavoratrici e lavoratori della Corneliani.
Lucia Vincenti è da decenni impegnata nell’accoglienza e nel supporto alle persone più fragili, attraverso il volontariato in Caritas, grazie al quale – con la collaborazione di altre associazioni del terzo settore, come da lei stessa sottolineato – è stato possibile aprire tante porte della città.
Fortunato Ortombina è oggi sovrintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice di Venezia, dopo aver portato la propria professionalità presso i più prestigiosi centri culturali del Paese. Senza dimenticare i suoi studi presso il Conservatorio “Campiani”.
Il direttore dell’immunologia dell’ospedale “Carlo Poma” Massimo Franchini, èstato invece premiato per i risultati ottenuti tramite l’utilizzo del plasma umano a fini terapeutici, e ha ricordato l’abnegazione del collega scomparso Giuseppe De Donno, chiedendo alle istituzioni di farsi portavoce con lui di un riconoscimento per il medico da parte del Presidente della Repubblica.
Quest’anno invece le benemerenze, dietro numerose segnalazioni pervenute, sono andate a pilastri consolidati della cultura e dell’associazionismo. Alla direttrice artistica dell’Accademia Campogalliani, Francesca Campogalliani, figlia d’arte è stato riconosciuto il merito di avere mantenuta viva una tradizione teatrale che in città affonda le proprie radici nel rinascimento, e prima ancora nella personalità artistica degli “zanni”, di cui Tristano Martinelli è stato preso a canone arlecchinesco.
Giancarlo Malacarne è meritorio della benemerenza che premia quarant’anni di ricerche di storia locale, con oltre 40 libri pubblicati all’attivo, per lo più dedicati all’epopea gonzaghesca. Malacarne è anche il direttore di “Civiltà mantovana”, storica rivista di studi locali fondata da don Costante Berselli, oltre che esperto in storia della cucina.
Un riconoscimento alla carriera, si può dire, anche quello a Gianmaria Erbesato, già conservatore di Palazzo Te, e fra i protagonisti della nascita del Centro internazionale di studi di Palazzo Te, oltre che apprezzato storico dell’arte.
Infine, un tributo umano a Domenico Morandi per la pluridecennale opera svolta in ambito internazionale finalizzata al ritorno in patria dei militari italiani morti nella campagna di Russia durante il secondo conflitto mondiale.
Ilaria Perfetti