Calcio Serie C – Il Mantova in ritiro a Montese. Troise: “Diventiamo squadra”

Il Mantova in azione a Montese
Il Mantova in azione a Montese

MONTESE (Mo) Creare una mentalità di squadra. Con questo obiettivo l’allenatore del Mantova  Emanuele Troise  ha inaugurato ieri il ritiro di Montese. Due settimane in cui il nuovo tecnico biancorosso cercherà di dare un’identità più definita al gruppo che gli è stato affidato. In attesa delle 4 pedine che mancano per completare la rosa.
 Mister, intanto che bilancio possiamo fare delle due settimane di lavoro in città?
«Sono molto contento. Ero un po’ preoccupato per la lunga inattività, invece siamo riusciti a lavorare intensamente e senza grossi intoppi. Questo era il primo obiettivo e l’abbiamo raggiunto».
 Ed ora il ritiro…
«Utilissimo per fare gruppo, indirizzare il lavoro in una direzione più precisa, assimilare meglio i concetti. L’idea è creare una mentalità di squadra. Ma non intendo a livello di risultati».
 In che senso allora?
«L’obiettivo è “creare” il calciatore a livello di disciplina, alimentazione, riposo, analisi video degli allenamenti… Insomma, dargli un’impostazione mentale adeguata».
 L’organico è ancora incompleto: questo la condiziona?
«No. C’è un confronto totale col ds e la società, stiamo procedendo con le linee guida che ci siamo dati. I giocatori che sono arrivati hanno in comune buone basi a livello tecnico, tattico e anche caratteriale».
 A livello tattico che tipo di lavoro imposterà a Montese?
«In questi giorni mi sono soffermato su principi generali, anche perchè siamo partiti con pochi giocatori. Ora che la squadra va delineandosi, ci focalizzeremo su sistemi di gioco più congeniali alle caratteristiche dei ragazzi».
 Quale peculiarità dovrà avere il suo Mantova?
«Diciamo che vorrei una squadra “totale”, nel senso che deve tener conto del contesto esterno (avversari, campo, condizioni, risultato…). Mi interessa una squadra che sappia “interpretare” la partita in base alle situazioni che si presentano. Una squadra sì aggressiva, ma che sappia leggere il contesto in cui si trova».
 Per il momento non sono state organizzate amichevoli. È un aspetto penalizzante?
«Nessun allenamento può fornire più indicazioni di una partita. Purtroppo in questa fase i protocolli ci condizionano, ma non possiamo fare altrimenti. Probabilmente faremo un test con la Berretti. E speriamo di organizzare almeno tre amichevoli prima dell’inizio del campionato, contro una Primavera o una squadra di pari livello o addirittura di categoria superiore. Intanto pensiamo a sfruttare bene queste due settimane di ritiro».