Pass Ztl, il piano industriale dell’Aster prevede rincari che arrivano al raddoppio

MANTOVA Non è una novità, vivere nel centro storico della città è da sempre più oneroso che risiedere in altri quartieri ovvero nei comuni dell’hinterland. Quest’anno sono i residenti nella zona a traffico limitato a toccare con mano gli aumenti delle tariffe dei pass per transitare all’interno dei varchi del centro. I costi per la sosta e il transito passeranno dai vecchi 80 euro a 100: un balzello del 25% che ha fatto storcere il naso a tanti.
Nella realtà dei fatti chi non possiede un garage di proprietà sa benissimo che i posti auto del centro non sono sufficienti per ospitare tutte le auto dei residenti, che spesso ad inizio anno si dotano di un ulteriore pass (Pi), del valore anch’esso di 100 euro, per parcheggiare in tutte le strisce blu, quelle a pagamento per intenderci, ed evitare sgradevoli sanzioni. In sostanza un automobilista con la residenza all’interno della Ztl che vuole dormire sonni tranquilli quest’anno pagherà 200 euro con un aggravio di spesa pari a 40 euro in più rispetto all’anno scorso.
Aumenti sopportabili se pensiamo che negli altri capoluoghi i residenti pagano importi ben superiori. Un pass Ztl a Verona raggiunge i 338 euro senza nemmeno permettere di parcheggiare ovunque; a Bologna solo il primo pass è gratuito se il proprietario è in possesso di un’auto ecologica mentre per la seconda auto si sale sino a 150 euro; stessa cifra a Brescia.
«Ma ad essere gabbati senza motivo – lamenta Pier Luigi Baschieri, capogruppo in consiglio di Forza Italia – sono coloro che dispongono di un ricovero per la propria auto all’interno della Ztl. Per loro il Comune chiede un esborso di 40 euro rispetto ai 20 del precedente anno. Si tratta di un aumento del 100% ingiustificato, dato che queste persone non occupano il suolo pubblico e non usufruiscono di alcun servizio, ma devono solo transitare per rientrare a casa e parcheggiare il veicolo in un bene di proprietà. Forza Italia presenterà un emendamento ad hoc per stralciare questa antipatica​ casistica dai 63 pass che rendono un ginepraio il gioco dei permessi per transitare in questa minuscola città», conclude.
Ma da dove originano questi aumenti che porteranno 690mila euro in più nelle casse comunali? In parte dal taglio dei 600mila euro dei trasferimenti erariali dello Stato, dall’aumento degli interessi sui mutui attivi, e dai 900mila per il rinnovo dei contratti dei dipendenti; «Ma in gran parte dalle inefficienze del sistema di mobilità urbana messo in piedi dal sindaco Palazzi e dall’assessore Rebecchi – incalza Baschieri –, che sulla materia sono tutto tranne che coraggiosi. È sufficiente pensare che le navette gratuite che collegano Campo Canoa e piazzale Montelungo al centro nel 2023 hanno registrato 269.861 utenti e il loro costo per l’anno prossimo è confermato in mezzo milione. Introdurre un obolo di un euro per i fruitori alleggerirebbe di molto la spesa a carico dei cittadini».