Sicurezza sul lavoro, non in regola un’azienda su due

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MANTOVA Praticamente un’azienda su due è risultata non in regola in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Un impietoso bilancio che emerge dall’analisi dei dati circa i controlli effettuati nell’arco di due mesi dall’apposita task force istituita sotto l’egida della “cabina di regia” prefettizia. Nello specifico sono state 59 le violazioni accertate nel corso di 122 interventi di controllo, effettuati tra giugno e luglio, nei confronti di altrettante aziende operanti nel settore dell’edilizia e nei comparti agricolo e dell’allevamento. Per 15 cantieri edili, su circa 60 oggetto di verifica, è stata disposta la chiusura o la sospensione, mentre 26 altri provvedimenti sono stati emessi riguardo alla violazione delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed in particolare: sul corretto allestimento dei ponteggi, sull’osservanza delle specifiche misure di tutela dei lavoratori all’interno dei cantieri, sulla mancata redazione del piano operativo di sicurezza (Pos), sull’assenza di strumenti di sicurezza necessari per svolgere specifiche mansioni, sulla mancata formazione del lavoratore e/o mancato aggiornamento sulla sicurezza.
Per molte imprese sono stati disposti altresì ulteriori approfondimenti istruttori. In questo preciso settore, peraltro, si è registrato il moltiplicarsi dei cantieri edili a seguito degli incentivi fiscali (Superbonus 110%) stanziati a livello nazionale per la ristrutturazione ed efficientamento energetico del patrimonio immobiliare. Nel comparto dell’allevamento e dell’agricoltura, sono state invece riscontrate per lo più irregolarità contributive, oltre alla presenza di circa quattro lavoratori in nero e sono state irrogate sanzioni amministrative per la violazione degli orari di lavoro prestabilita dal contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) di settore. Dall’analisi dell’operazione che ha coinvolto il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Comando provinciale della Guardia di Finanza, la Polizia locale di Mantova, l’Ats Val Padana e l’Inps, con formazioni miste, emerge un quadro decisamente preoccupante riguardante soprattutto il rischio di infortuni da caduta dall’alto di oggetti o da impalcatura-ponteggi, fenomeno collegato alla mancata o scorretta predisposizioni degli opportuni presidi di sicurezza previsti dalla normativa di settore.
I controlli si sono concentrati sulle piccole e medie imprese che agiscono sull’intero territorio provinciale virgiliano; in particolare, dal novero delle aziende oggetto di accertamento si è potuto appurare una media di 7 dipendenti ciascuna, di cui 23 di esse con più di 10 lavoratori e tra queste ultime 6 con più di 15 dipendenti. L’attività di controllo coordinata e congiunta in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, è stata programmata in sede di riunione con gli enti pubblici preposti, presieduta dal Prefetto di Mantova, Gerlando Iorio.
L’azione, predisposta dalla “cabina di regia” operante in Prefettura, riguarda le operazioni cosiddette “ad alto impatto”, rientra nel quadro degli orientamenti già assunti in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il dispositivo adottato dimostra la validità e la maggiore incisione delle operazioni congiunte con il coinvolgimento di tutti gli operatori addetti alla vigilanza, in grado di garantire un controllo del territorio a più ampio raggio, con indubbia positiva ricaduta sui risultati conseguiti, in termini di accertamenti delle violazioni e di contrasto al fenomeno degli incidenti sui luoghi di lavoro.
Tali operazioni ispettive continueranno coinvolgendo anche altri settori e comparti produttivi, e riguarderanno non solo il tema della repressione di azioni e comportamenti che mettono a rischio la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ma anche il profilo fondamentale della prevenzione dagli infortuni, tramite la collaborazione e il coinvolgimento delle associazioni di categoria e dei sindacati dei lavoratori. A tal riguardo è già stato istituito un tavolo tecnico per la stipula di un patto attuativo ad hoc per l’adozione di una check-list operativa per la valutazione del rischio nel settore della manifattura tessile.