VIADANA Dopo tre settimane di stop, il Rugby Viadana tornerà in campo sabato allo Zaffanella (ore 15) per giocare la penultima gara di campionato contro il Calvisano. Potrebbe essere l’ultima apparizione in panchina, davanti al pubblico viadanese, per il tecnico argentino German Fernandez destinato ad un prestigioso incarico federale. Il quindici bresciano, dal canto suo, è lanciatissimo verso i play off dopo il successo nel recupero col Mogliano e affronterà il derby con i rivieraschi con l’intento di consolidare la propria posizione tra le migliori quattro. La gara d’andata, come si ricorderà, era terminata con il successo del Calvisano dopo che Viadana aveva però chiuso in vantaggio 15-14 la prima frazione di gioco.
«Questa è una sfida alla quale entrambe le squadre tengono molto – ricorda il tallonatore Antonio Denti – Calvisano non verrà certo a Viadana per “riposare”, ma scenderà in campo consapevole della sua forza e per centrare il successo. E’ una compagine molto attrezzata, che ha una mischia compatta ed è forte nei tre quarti e in mediana. Un avversario tostissimo, insomma, del quale conosciamo i punti di forza, ma allo stesso tempo vogliamo far prevalere i nostri. Nell’ultima gara disputata abbiamo vinto a Mogliano e in queste settimane, non avendo impegni di campionato, ci siamo preparati esclusivamente per affrontare al meglio il derby col Calvisano: è l’ultima gara casalinga e vogliamo fare bene davanti al nostro pubblico. Un bilancio della stagione? La società non ci ha mai messo pressioni, siamo un team giovane che doveva crescere, ma potevamo fare meglio. Ora però dobbiamo restare concentrati per la partita con Calvisano e dopo penseremo a preparare al meglio anche l’ultima a Rovigo».
Sul capitolo allenatore ci aggiorna il gm Ulises Gamboa: «Fernandez – spiega – ha lavorato per costruire, formare e far crescere sia i singoli che il gruppo. Vorremmo proseguire su questa strada e affidare la squadra a un tecnico di spessore internazionale, che possa farle compiere un ulteriore salto di qualità». L’identikit porta quindi fuori dall’Italia. «Potrebbe essere neozelandese o argentino – chiosa sibillino Gamboa – e no, non ha avuto esperienze in Italia».