Individuati i criteri per il contributo comunale alle attività penalizzate dal coprifuoco

MANTOVA  Questa mattina, venerdì 23 ottobre, l’Amministrazione, rappresentata dal sindaco Mattia Palazzi, il vicesindaco Giovanni Buvoli, dall’assessore al commercio Iacopo Rebecchi e da alcuni tecnici comunali, ha incontrato i rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio al fine di condividere le linee guida e i criteri del Bando previsto dal Comune di Mantova a favore delle attività maggiormente colpite dalla riduzione degli orari di apertura in seguito al coprifuoco stabilito da Regione e Governo dalle 23 e attivo già dal 22 ottobre.

I principi cardine condivisi dall’Amministrazione e dalle categorie sono essenzialmente tre: sarà possibile fare le domande di accesso al contributo in tempi rapidi, grazie ad un’autocertificazione che sarà verificata successivamente, il fondo coprirà i costi di affitto, le rate di mutuo e i costi fissi sino ad un massimo di 1.500 euro a fondo perduto e il bando si rivolgerà unicamente alle attività che subiscono effettivamente un danno dalla chiusura anticipata, quindi attività che lavoravano oltre l’orario delle 23.

Gli uffici del Comune elaboreranno una bozza di bando entro la fine della prossima settimana, che sarà sottoposta all’approvazione congiunta delle associazioni di categoria per poi essere approvata successivamente in Giunta e divenire così operativa già ai primi di novembre.

Interveniamo da subito – ha sottolineato il sindaco Palazzi – per dare risposte concrete ai bisogni della nostra comunità, come abbiamo fatto durante la prima fase dell’emergenza Covid. In questo caso abbiamo trovato autonomamente le risorse ma il percorso rischia di essere lungo e sto già intervenendo anche sul tavolo regionale e nazionale per chiedere risorse adeguate per la nostra città, per le attività produttive, per i trasporti pubblici, per garantire strumenti a tutela della salute dei cittadini e in particolare delle fasce più a rischio, come nel caso dei vaccini”.

Vogliamo intervenire rapidamente – ha aggiunto l’assessore Rebecchi: per aiutare da subito le attività che già in questi giorni iniziano ad essere in affanno a causa del coprifuoco. Riteniamo doveroso che le istituzioni, oltre a tutelare la salute dei cittadini, aiutino anche le attività economiche che subiscono gli effetti delle misure anti Covid. Confidiamo che una analoga tempestività possa essere riscontrata anche a livello regionale e statale”.

Abbiamo prontamente individuato – ha detto il vicesindaco Giovanni Buvoli – le risorse nel bilancio 2020 per andare incontro alle difficoltà degli operatori commerciali interessati dal coprifuoco. Abbiamo deciso di continuare il confronto con le categorie che ha già prodotto risultati molto positivi nell’ambito del Piano Mantova”.

Sul bando sono intervenute anche le associazioni di categoria.

Esprimiamo soddisfazione – questo il commento di Confcommercio Mantova – per la sensibilità e l’attenzione dimostrata dall’Amministrazione comunale verso una categoria, quella della ristorazione e dei locali notturni, già al tracollo da mesi di emergenza economica e ulteriormente penalizzata dal coprifuoco alle 23. Un incontro costruttivo finalizzato a condividere criteri e modalità di partecipazione di un bando che deve essere di facile accesso per gli operatori”.

Dopo che la situazione che ci viene documentata di Milano sta trascinando a una deriva tutti i territori lombardi – ecco la dichiarazione del vice Presidente di Confesercenti Stefano Solci -, anziché circoscriverla, è apprezzabile l’impegno del Comune di Mantova di mettere a disposizione 150.000 euro, che con il massimale annunciato di 1.500 euro può potenzialmente aiutare 100 imprese. Ci attendiamo ora anche un valido sostegno della Regione perché il danno complessivo arrecato al comparto è ben più ampio della chiusura della fascia oraria del settore. Resta inaccettabile come la politica, gli esperti e i manager pubblici stanno gestendo l’emergenza e di come stanno sostenendo un comparto vitale come il nostro per l’economia e l’occupazione. Questa mattina abbiamo condiviso alcuni criteri oggettivi come le spese che le imprese sosterranno al di là dell’apertura o meno: spese per affitto, mutui, leasing e spese fisse come l’energia elettrica’.