Tumori dell’utero: al Poma tecnica dei linfonodi sentinella

MANTOVA – Una chirurgia sempre più mirata e mini-invasiva per la cura dei tumori dell’utero. Dal mese in corso, all’ospedale di Mantova, è stata introdotta la tecnica del ‘linfonodo sentinella’ anche in questo ambito. L’azienda ha messo a disposizione macchinari di ultima generazione e i professionisti della struttura di Ostetricia e Ginecologia, diretta da Paolo Zampriolo, hanno già trattato i primi casi con successo e notevole soddisfazione. Sono attesi una ulteriore riduzione delle già rare complicanze post-chirurgiche e tempi di degenza più brevi rispetto agli interventi tradizionali.  Il carcinoma endometriale è il più comune tumore ginecologico in Europa. La sua incidenza è in crescita per l’aumento dell’età media e dei fattori di rischio come l’obesità. Il sintomo guida è il sanguinamento genitale in menopausa o la comparsa di mestruazioni abbondanti in peri-menopausa. Una piccola parte di questi sintomi possono essere causati da questi tumori. Fortunatamente la maggior parte delle malattie in questione viene diagnosticata in uno stadio iniziale e ancora confinata all’utero, spesso con una ottima sopravvivenza. Solo nel 10-15 per cento dei casi alla diagnosi si riscontra già una metastasi nei linfonodi. Lo stato dei linfonodi è quindi il più importante fattore predittivo di sopravvivenza.  Fino a oggi la maggioranza di queste pazienti venivano sottoposte a interventi anche molto estesi. Oltre alla rimozione di utero e ovaie si rendeva spesso necessario procedere all’asportazione di tutti i linfonodi pelvici e addominali solo per valutare lo stato linfonodale. Dal 2021 le linee guida internazionali hanno stabilito che è possibile, anche nei tumori uterini, offrire un approccio molto più conservativo e di pari efficacia, andando ad asportare i soli linfonodi ‘sentinella’, i primi ‘filtri’ che possono essere interessati dalla diffusione della malattia, evitando interventi più invasivi. I progressi nell’ambito della chirurgia mini-invasiva e di particolari tecniche basate su coloranti fluorescenti rendono oggi possibile, in centri di riferimento, una chirurgia molto più mirata e rispettosa della donna. ASST Mantova mette a disposizione personale adeguatamente addestrato che da anni si occupa della diagnosi e cura dei tumori della sfera genitale femminile.  Fino a oggi la maggioranza di queste pazienti venivano sottoposte a interventi anche molto estesi. Oltre alla rimozione di utero e ovaie si rendeva spesso necessario procedere all’asportazione di tutti i linfonodi pelvici e addominali solo per valutare lo stato linfonodale. Dal 2021 le linee guida internazionali hanno stabilito che è possibile, anche nei tumori uterini, offrire un approccio molto più conservativo e di pari efficacia, andando ad asportare i soli linfonodi ‘sentinella’, i primi ‘filtri’ che possono essere interessati dalla diffusione della malattia, evitando interventi più invasivi. I progressi nell’ambito della chirurgia mini-invasiva e di particolari tecniche basate su coloranti fluorescenti rendono oggi possibile, in centri di riferimento, una chirurgia molto più mirata e rispettosa della donna. ASST Mantova mette a disposizione personale adeguatamente addestrato che da anni si occupa della diagnosi e cura dei tumori della sfera genitale femminile.