Beni della Fondazione all’asta, Sabbioneta non può intervenire

Il sindaco: "Parliamo di una cifra importante che per noi ora è difficile sostenere”

sindaco di sabbioneta
Il sindaco di Sabbioneta

SABBIONETA Il Comune, ad oggi, non può permettersi una somma tanto ingente per recuperare i beni della Fondazione Gonzaga, che saranno messi all’asta giovedì prossimo. L’amministrazione potrà intervenire solo in caso di ribasso o partnership con altre realtà.
Sembra essere una storia senza fine quella relativa allo scioglimento della Fondazione Isabella Gonzaga di Sabbioneta che proprio nei prossimi giorni dovrà mettere all’asta alcune opere di sua proprietà per rendere quanto dovuto ad una ex dipendente. Una necessità che costringe così la Fondazione a privarsi di importanti, quanto storici, oggetti di sua proprietà. Nello specifico, si parla di quattro dipinti e una pergamena con firma autografa di Isabella Gonzaga e sigilli in ceralacca, un bassorilievo in pastiglia raffigurante una Madonna con bambino ed un manoscritto di Isabella Gonzaga, con due sigilli in ceralacca, risalente al 1592. Proprio per evitare la perdita di questo patrimonio – come riportato nell’edizione di ieri de “La Voce” – la minoranza di “Svolta a Sabbioneta” ha presentato attraverso il capogruppo  Pierpaolo Tognini un’interrogazione in cui si chiede l’intervento del sindaco affinchè si impegni per primo nella salvaguardia dei beni che andranno all’asta. Impegno che l’ente locale non può, però ad oggi sostenere economicamente: «abbiamo ricevuto comunicazione dell’asta ma parliamo di una cifra importante, 40mila euro più iva, che per noi è difficile sostenere», spiega il sindaco Aldo Vincenzi. Impossibile, dunque pensare, al momento, ad un intervento del Comune per salvare i beni della Fondazione anche se l’amministrazione non esclude definitivamente una sua entrata in scena qualora i costi dovessero ridursi. «Si deve capire di che cifre si parlerà esattamente, perchè un investimento di 50mila euro circa non possiamo permettercelo. Abbiamo spese sociali in continuo aumento – prosegue Vincenzi -. Valuteremo eventuali ribassi o acquisti in partnership». E’ lo stesso primo cittadino a rassicurare poi sul futuro dei beni messi all’asta che, così come previsto dal vincolo di territorialità posto della Soprintendenza, non potranno lasciare Sabbioneta: «tutele forti», dunque che per il sindaco vanno a garanzia della salvaguardia degli oggetti in questione e del loro valore per il territorio.

Valentina Gambini