Botte e violenza sulla moglie: arrestato il marito-padrone

ASOLA E’ finito in carcere il marito violento che un paio di settimane fa – era lo scorso 10 marzo – era stato denunciato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della moglie. In quell’occasione l’uomo – il 56enne  B.T.M., di origine tunisina – era stato solamente denunciato, ma a seguito dell’intervento, i carabinieri hanno poi chiesto e ottenuto dall’autorità giudiziaria il via libera all’arresto: nella giornata di ieri quindi il 56enne è stato arrestato e portato in carcere a Mantova, dove si trova tutt’ora.
Per lui le accuse sono decisamente pesanti: oltre ai maltrattamenti in famiglia, infatti, gli viene contestata anche la violenza sessuale. A scoperchiare il vaso sulla terribile vicenda, era stata la moglie del 56enne che, appunto un paio di settimane fa, l’aveva denunciato e aveva raccontato ai carabinieri degli ultimi due anni circa. Due anni di angherie, prevaricazioni, botte e rapporti sessuali non consenzienti.
Una situazione al limite, insomma, per la quale alla fine l’uomo è stato arrestato e portato nella casa circondariale di Mantova dove si trova in questo momento.
Una storia come, purtroppo, nel corso degli ultimi mesi se ne registrano tante altre. Una storia fatta di violenza domestica, di soprusi, vessazioni botte, con un marito violento e una moglie vittima delle angherie dell’uomo di turno.
Due anni di inferno che la donna, appunto residente ad Asola insieme al marito, ha subito tra le mura domestiche. Fino a quando, quel 10 marzo, ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri. I quali, ascoltata la testimonianza della donna, hanno subito avviato le indagini. Risultato: in tempi brevi gli approfondimenti dei carabinieri sono arrivati a compimento e il 56enne è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale e infine arrestato.
Ora la donna, sulla scorta della denuncia e dell’arresto, potrà decidere d’intraprendere o meno tutte le iniziative previste dalla legge a tutela della propria incolumità.