Casa di Comunità a Porto, Salvarani: ”Il no arrivò dalla Regione”

Il sindaco Salvarani
Il sindaco Salvarani

PORTO MANTOVANO – Casa di Comunità, tariffa rifiuti, sala polivalenti, piscina comunale e asfalti. Sono gli argomenti utilizzati da Fratelli d’Italia per criticare l’operato dell’attuale amministrazione di Porto, tra l’altro a fine mandato, guidata da Massimo Salvarani. Il primo cittadino ha quindi voluto, a sua volta, rispondere punto per punto al portavoce del movimento della Meloni, Salvatore Scalia, anche perché, a suo dire, il lavoro fin qui svolto – Salvarani sta portando a termine il suo secondo quinquennio – è privo da ogni strumentalizzazione politica come invece ha sostenuto il suo detrattore.
Casa di Comunità
«Ribadisco che sicuramente uno dei miei maggiori rammarichi è proprio quello di non essere riuscito nell’intento di portare a Porto la Casa di Comunità, un rammarico però, che al contrario di quello che ha sottinteso Scalia, va al di là del potere dell’amministrazione comunale – ha spiegato Salvarani -. Alla fine del 2021 fui chiamato, insieme ad altri sindaci mantovani, al cospetto della dirigenza di Ast e Asst proprio per palare delle Case di Comunità, Ci fu chiesto quale poteva essere la collocazione più idonea a servire un bacino, che comprende capoluogo e Hiterland, di 150 mila abitanti. Ebbene io proposi la sede dell’ex Csi, a mio avviso era infatti l’ideale sia per spazi interni che esterni. Poi però i vertici degli enti sopracitati cambiarono e fu deciso, anche per mancanza di sanitari che non permetteva di avere più Case di Comunità, che ne sarebbe stata aperta solo e nel capoluogo. Ecco quindi che purtroppo, nonostante la nostra volontà, non fu possibile proseguire con il progetto».
Tariffa rifiuti
“Porto Mantovano è il Comune, tra quelli associati a Mantova Ambiente, che ha avuto il maggior rincaro delle tariffe dei rifiuti”. La critica di Scalia nei confronti dell’amministrazione. «Precisiamo intanto che Mantova Ambiente sta gestendo il servizio dal 2010 grazie all’assegnazione del bando – sottolinea il sindaco -. Gestione che sarebbe dovuta scadere a fine 2024, ma che abbiamo prorogato fino al 31 dicembre 2026. Questo per dare modo al sindaco che mi subentrerà di avere tempo di indire una nuova gara e mettersi in linea, perciò, con gli altri Comuni che hanno la medesima scadenza. Per quanto poi riguarda le tariffe, si sottolinea che sono di competenza dello stesso gestore che viene comunque controllato dal garante Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ndr). Si tratta, infine, di aumenti, come è accaduto anche per altri gestori equiparabili a Mantova Ambiente, che vengono calcolati dallo stesso garante al fine di recuperare i costi che hanno i gestori del servizio: si tratta, va precisato, di aumenti assolutamente oggettivi. Il Comune di Porto Mantovano, perciò, paga una tariffa in base ai criteri previsti da Arera e non certamente per una scelta politica».
Asfalti e sicurezza stradale
«Premetto che Porto Mantovano ha un territorio che si snoda sua una rete stradale parecchio diffusa e il costo di manutenzione della stessa è aumentato, nell’ultimo period, almeno del 30% – ha detto il sindaco – Detto ciò, informo che negli ultimi cinque anni di amministrazione abbiamo investito su asfalti e manutenzione della rete stradale, tra lavori già fatti e ancora da fare, oltre 3 milione di euro. Solo per fare qualche esempio, via Kennedy piuttosto che via Brodolini e anche via Roma. Quest’ultima, in particolare, che verrà rimessa a nuovo in primavera, grazie anche ad un bando da 80mila euro di Regione Lombardia.
Sala polivalente
“Sala polivalente del Drasso Park: per la realizzazione della struttura sono serviti parecchi mesi, con un costo elevato, e la stessa rimane chiusa per gran parte della settimana”. Afferma Scalia.
«La sala polivalente è stata pensata e avviata già durante il primo mandato con l’intento di dotare il Comune di Porto di una struttura dove svolgere attività di carattere socio- culturale in periodi anche non estivi – racconta Massimo Salvarani -. Per rispondere poi a Scalia sul fatto che la struttura sia chiusa più giorni alla settimana, dico che da quando è stata inaugurata, a ottobre 2022, mediamente si è tenuto un evento ogni dieci giorni per un totale di circa 40. Senza contare che ad ognuno di questi eventi la partecipazione è davvero notevole a dimostrazione che i cittadini apprezzano la scelta fatta dal Comune rispetto alla realizzare la sala, In questi giorni, tra l’altro, il centro del Drasso è usato da ragazzi che sta facendo scuola di teatro».
Piscina comunale
“La giunta ha deciso di investire 700mila euro per restaurare il centro natatorio ma non ha la minima idea su chi poi la gestirà”, ha affermato il portavoce di Fdi.
«L’organizzazione del servizio è stata affidata ad Asep, la quale ha sua volta ha fatto un bando di evidenza pubblica per trovare un gestore, che prima è stato Sport Management e poi, l’ultimo in ordine di tempo di pertinenza del tribunale di Verona, Forus. Ora per la gestione del prossimo anno verrà aperto un nuovo bando quando l’impianto sarà pronto. Per riguarda poi la parte strutturale, occorre dire che il medesimo impianti è assai vetusto, sicuramente più di 30 anni, e abbisognava di un intervento massiccio di manutenzione straordinaria. Abbiamo quindi beneficiato delle risorse di Asep, come fanno del resto tante amministrazioni comunali rispetto alle loro partecipate, partendo dal presupposto che Asep è una società ben patrimonializzata e questo prelievo non mette in maniera più assoluta in difficoltà la medesima società».

newspaper-rec728