Polo logistico, il fronte del no dalle istituzioni fino al sit-in

LONATO / CASTIGLIONE – Oggi è il giorno della prima conferenza di servizi che potrebbe portare all’autorizzazione di un polo logistico lungo la strada provinciale del Benaco, che collega Castiglione con la zona di Lonato e Desenzano. Secondo il progetto e la documentazione depositata in Comune ancora diverse settimane fa, il polo logistico è in progetto sul territorio di Lonato al confine con il territorio di Castiglione, a poca distanza dalla zona umida protetta di Valle, che fa parte del Parco del Mincio.
Da settimane si è quindi registrata un’importante levata di scudi. Primo tra tutti il Comune di Castiglione, che già più volte – in consiglio comunale – ha espresso parere negativo e forti perplessità nei confronti del progetto. Stessa posizione della Provincia di Brescia.
Dal canto suo invece il Parco del Mincio, nel cui territorio si trova anche la zona umida di Valle, ha chiesto e non ancora ottenuto – nonostante la prima conferenza di servizi sia oggi – la documentazione per uno screening di valutazione dell’incidenza ambientale sull’habitat della zona. A confermarlo è il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer. Alla prima istruttoria di oggi prenderanno parte anche il consorzio di bonifica Garda Chiese e la Provincia di Mantova. Quest’ultima ha preparato due relazioni. La prima affronta l’aspetto viabilistico del progetto che tendenzialmente potrebbe avere il via libera, stante la modifica apportata al progetto che prevede la realizzazione di due nuove strade dedicate di collegamento tra il polo logistico in progetto e la rotatoria che porta al Leone. La relazione preparata sul tema ambientale invece è decisamente tranchante e chiede che venga istituita e affrontata la procedura di valutazione di impatto ambientale.
Dal canto suo il consigliere regionale del M5S Andrea Fiasconaro chiede uno stop al consumo di suolo e anzi auspica, come è stato proposto più volte nelle ultime settimane, il recupero dell’area dell’ex Genux, che si trova a poca distanza. «Mi sento di condividere – afferma Fiasconaro – come alternativa possibile e ragionevole, che non comporterebbe un impatto così importante sulla zona, l’ipotesi già prospettata anche da altri soggetti, di realizzare il polo logistico attraverso il recupero e la riqualificazione della vicinissima area, dismessa ormai da anni, dell’ex Genux. Quest’area oltre ad essere a meno di 200mt di distanza è inoltre già censita come area di servizio del pgt lonatese del 2010 e si trova già all’imbocco della strada che porta al casello autostradale o alla tangenziale Brescia-Mantova, evitando così di riversare una ingente mole di traffico su un tratto della strada secondaria che porta a Castiglione. Mi auguro che in conferenza di servizi tutti i soggetti che interverranno concordino sulla contrarietà al progetto».
La contrarietà al progetto arriva non solo da dentro le istituzioni, ma anche da fuori. Proprio per stamattina dalle 9.30 sotto al municipio di Lonato, dove si terrà la conferenza di servizi, è previsto un sit-in di protesta organizzato dalle associazioni Legambiente Castiglione, Tsdc, Agire Castiglione, Arci Dallò, Associazione Roverbella.