San Giorgio-Bigarello, proteste per il nuovo polo logistico

SAN GIORGIO ”Nuova devastazione a San Giorgio Bigarello”. E’ questo lo slogan di un volantino redatto da un gruppo di cittadini e poi imbucato nelle cassette delle lettere dei residenti di San Giorgio. Questo estemporaneo comitato, messo in piedi dalla minoranza e nello specifico da   Pierluigi Luisi  candidato sindaco nelle passate elezioni con la lista “Benessere per San Giorgio Bigarello. Potere al Popolo” – lamenta la realizzazione, grazie al benestare dell’amministrazione comunale, di un polo logistico che sorgerà su un’area di 75 mila metri quadrati (anzi molti di più, si parla di 16 mila ndr ) al confine con l’autostrada tra via Castiona e Caselle. Ma non solo. Perchè le proteste dell’opposizione sono indirizzate anche contro la realizzazione, sempre con il beneplacito della giunta comunale, di una bretellina che dovrebbe congiungere via Legnaghese con Ghisiolo e che taglierebbe letteralmente a metà via Casitiona. Ebbene ieri pomeriggio Pierluigi Luisi ha organizzato un’assemblea pubblica al centro culturale “Frida Kalo”, alla quale hanno partecipato parecchi cittadini, per raccogliere più consensi possibili e cercare quindi di dissuadere il Comune dal costruire questo passante che, secondo Luisi, sarebbe non solo inutile ma anche dannoso per l’ambiente. «Prima di polemizzare voglio specificare che il mio movimento è, ovviamente, a favore di insediamenti commerciali e artigianali e quindi propenso alla nascita di nuovi posti di lavoro. Ma i capannoni che intende far costruire il Comune nell’area prospiciente all’autostrada non solo andranno a deturpare un’area naturalmente molto importante, ma porteranno pochissimi benefici rispetto all’occupazione. – spiega Luisi -. Si tratta di due edifici enormi, uno alto quattro piani e mezzo e l’altro tre piani, su una superficie di circa 160 mila metri quadri (75 mila quelli ricoperti dagli immobili e i restanti dalle opere primarie). Cementificazione che va ad insistere nella zona compresa tra via Castiona e Caselle dove esiste da anni una ciclabile, patrimonio di Ecomuseo, considerato da tutti un gioiello paesaggistico e naturalistico utilizzato da sempre per passeggiare, escursioni all’aria aperta e jogging. Una cemintificazione veramente senza senso che oltre a distruggere un’area agricola, andrà ad aumentare il traffico sulla rotonda di “Martinelli”. Oltre a questo, però – prosegue il consigliere – il Comune avrebbe in progetto di costruire una bretellina che dovrebbe congiungere strada Legnaghese con Ghisiolo con la scusa di togliere il traffico pesante da Caselle e da una parte di Tripoli e tagliando però, letteralmente in due, la ciclabile di via Castiona. Se per l’insediamento del polo logistico poco, probabilmente, potremo fare per fermalo, per il passante, al contrario, abbiamo il tempo per bloccarlo ancor prima che venga realmente progettato. La riunione di stasera ha dimostrato che una buona parte dei cittadini è con noi e quindi, proprio per loro, faremo di tutto per non devastare ancor di più il territorio».