Calcio dilettanti – Crer, le società orientate a disputare tutte le gare

Paolo Braiati
Paolo Braiati

BOLOGNA Il Crer ha chiuso il ciclo di videoconferenze con le società affiliate, dall’Eccellenza alla Terza Categoria, per ascoltare, com’è ovvio in un momento come questo, le istanze dei territori riguardo alla ripresa delle attività. Gli scenari prospettati dal Comitato presieduto da  Paolo Braiati erano quattro, per quanto concerne Eccellenza, Promozione e Prima Categoria (dove ricordiamo, gioca l’unica società mantovana affiliata al Comitato, il Viadana): ripartire a fine gennaio, recuperando ad inizio 2021 le gare rinviate, ripartire a fine gennaio e spostare i recuperi in turni infrasettimanali, ripresa, infine, a metà febbraio. Per ora il Crer, per bocca delle società, vorrebbe scongiurare una ripartenza tra fine febbraio e inizio marzo, che vorrebbe dire giocare solo un girone di andata. Le società emiliano-romagnole, insomma, votano per giocare interamente la stagione, eliminando le Coppe (anche questo un punto che ha trovato accordo nella maggior parte dei casi). C’è comunque da ricordare che i gironi, composti da 14 squadre ciascuno nei tre campionati principali, consentono un maggiore agio alle compagini emiliano-romagnole a livello di tempi. Il poter disputare 26 giornate e non 30 o 34, come accade invece in Lombardia, permette di calcolare tempi più ristretti di almeno un mese. Ancora meglio nelle categorie inferiori dello stesso Comitato, nelle quali i numeri di squadre per girone sono in molti casi anche inferiori ai canonici 14. Insomma, in Emilia la discussione non è ancora chiusa, ma la direzione sembra chiara. L’aggiornamento è previsto per dicembre. Anche se, come sempre è bene ricordare, saranno l’andamento della pandemia e i relativi rimedi vaccinali a dettare l’agenda. Il rischio di un finale “differenziato” tra regioni è concreto e, a differenza della scorsa stagione, nella quale nessun comitato era riuscito a terminare i propri tornei, stavolta potrebbe anche realizzarsi.