ASOLA Lo aspettavano venerdì alle 20 in reparto per il turno della notte, che sarebbe durato fino alle 8 di ieri mattina. Ma nella Pediatria dell’ospedale di Asola il medico 67enne Gianni Tamassia non è mai arrivato: fatale gli è stato uno schianto contro un furgone mentre era a bordo del proprio scooter dalle parti di Broglie, frazione di Peschiera al confine con Ponti sul Mincio. Il drammatico incidente si è verificato appunto venerdì verso le 18.30.
Stando a quanto è stato ricostruito fino a questo momento, il medico a bordo del proprio scooter stava rincasando per prepararsi e dirigersi verso l’ospedale di Asola appunto per prestare servizio nel corso del turno di notte. Ad un tratto però il 67enne è stato travolto da un camion di una ditta di Napoli che lavora nel cantiere per la realizzazione della Tav: l’impatto è avvenuto appunto a Broglie all’incrocio tra via Gonzaga e via Pignolini. Il mezzo pesante non avrebbe rispettato la precedenza, andando a impattare contro lo scooter a bordo del quale stava viaggiando Tamassia.
Sul posto nel giro di breve tempo sono arrivati polizia locale di Peschiera, carabinieri e i sanitari del 118. Il personale medico e paramedico ha tentato tutte le manovre per evitare l’irreparabile, senza tuttavia riuscirvi. Troppo gravi le ferite e i traumi riportati nello schianto con il camion. Al conducente del mezzo pesante è stata ritirata la patene e sarebbe già partita l’indagine per omicidio stradale.
Nel frattempo all’ospedale di Asola, i colleghi della Pediatria stavano aspettando giusto il medico. Verso le otto, tuttavia, è arrivata la drammatica notizia del decesso del 67enne.
Separato e padre di cinque figli, Tamassia era pediatra di famiglia a Castelnuovo del Garda, sempre in provincia di Verona. Da un anno e mezzo circa lavorava anche come gettonista nella Pediatria del noscomio asolano, che dopo il Covid ha riaperto i battenti a dicembre del 2021.
«Era un medico bravissimo e molto paziente – spiega la primaria di Asola Chiara Bottura – e perdiamo un collega dalle doti davvero indiscusse. La notizia del dramma ci è arrivata poco dopo che l’episodio era successo: siamo tutti davvero provati per questo dramma. Salutiamo un collega che era apprezzatissimo non solo tra colleghi ma anche dalle centinaia di piccoli pazienti e famiglie».