Basket serie A2 – La Staff resiste un tempo, poi Udine controlla

Laganà dalla lunetta

APU UDINE-STAFF MANTOVA 69-57

20-19, 20-7, 17-17, 12-14

APU UDINE Nobile (0/2, 0/2), Mussini 6 (1/3, 1/2), Ebeling 2 (1/1, 0/3), Esposito 1 (0/2, 0/1), Pellegrino 9 (4/4 da due), Giuri 9 (1/2, 2/4), Lacey 7 (2/5, 1/5), Walter 12 (6/9 da due), Italiano 11 (1/2, 3/5), Cappelletti 12 (4/9, 0/2). N.e.: Pieri, Azzano. All.: Matteo Boniciolli.

STAFF MANTOVA Iannuzzi 11 (4/11 da due), Thompson 17 (4/9, 2/7), Laganà 6 (2/8, 0/1), Mastellari 3 (0/1, 1/4), Cortese 14 (1/5, 4/8), Spizzichini 2 (1/2 da due), Basso (0/1 da due), Saladini 4 (1/3 da tre). N.e.: Stojanovic, Lo.
All.: Gennaro Di Carlo.
ARBITRI Catani, Di Toro, Grazia.

NOTE T.l. Man 9/15, Udi 8/13. Rimb.: Man 36 (Iannuzzi 9), Udi 43 (Walter 9). Ass.: Man 12 (Spizzichini 4), Udi 17 (Giuri e Cappelletti 5).

 

UDINE A Mantova non riesce l’impresa e a Udine scivola per la sesta volta consecutiva. La squadra friulana ha confermato i favori del pronostico ed è riuscita a imporsi al Palasport “Carnera” per 69-57.
Coach Di Carlo schiera Laganà, Cortese, Mastellari, Thompson e Iannuzzi. Ancora indisponibile Stojanovic e ovviamente Ferrara. Boniciolli per Udine risponde con Cappelletti, Walters, Lacey, Italiano ed Ebeling.
Gli Stings partono bene, due triple di capitan Cortese e una di Mastellari permettono ai biancorossi di arrivare in vantaggio per 7-11 al giro di boa del primo quarto e a lasciare intendere che vogliono continuare a far vedere lo spirito battagliero che aveva contraddistinto anche la partita contro Torino.
Con il passare dei minuti Udine riesce maggiormente a imporre il proprio ritmo alla partita e far fruttare la maggiore fisicità. La Staff Mantova però è brava a controbattere a ogni tentativo di piccola fuga e il primo quarto si chiude sul 20-19 per i friulani.
Nel secondo quarto però Udine prosegue per la propria strada, con l’unica ma sostanziale differenza che adesso riesce a distanziare un po’ Cortese e compagni. La squadra di Boniciolli va a +8 a 4’ dalla fine, ritoccato poi a +12 portando per la prima volta il vantaggio in doppia cifra. Al 20’ il risultato è di 40-26. Altra gara in salita quindi per gli Stings che cercano di fare il possibile. Udine costruisce la propria partita nella lotta a rimbalzo, esattamente come accaduto nel match di Supercoppa, e già all’intervallo c’è una netta differenza: 24-15. Il divario nella valutazione poi è ancora più grande, 51-18. I biancorossi soffrono terribilmente la bravura e fisicità di Udine nell’area pitturata: 24-4 la differenza di punti realizzata in quella zona e buona parte delle motivazioni alla base del solco creatosi ruota attorno a questi dati.
L’uscita dallo spogliatoio non sortisce sostanzialmente alcun effetto e i primi 5’ del terzo quarto fanno registrare un parziale di 8-7, Udine è in controllo della partita e la Staff fa dimenticare quanto di buono aveva fatto vedere nel primo quarto. Udine tocca il +20 a 3’30’’ dalla fine del periodo e tornano i fantasmi delle sconfitte arrendevoli. Toccato il fondo, per gli Stings arriva il momento dell’orgoglio e riescono a riportarsi a -13 ma è solo un exploit estemporaneo. Finale terzo quarto: 57-43. L’ultimo periodo è solo una formalità, “garbage time” come verrebbe etichettato negli Stati Uniti: risultato finale 69-57.
Oggi è giorno di riposo, da domani la Staff inizierà a preparare la partita contro l’Assigeco Piacenza. E forse lo potrà fare uno Stojanovic in più.
Leonardo Piva