Un altro giovane in coma etilico soccorso in pieno centro

Soccorso in vicolo Scala

MANTOVA  Questa volta è successo in vicolo Scala, l’altra volta era in vicolo Terziario, dieci metri più in là. Questa volta si tratta di un ragazzino di 18 anni, l’altra volta era una ragazzina di 15, tre anni di meno e soprattutto minorenne. Sono le differenze tra l’ultimo caso di ricovero in ospedale di un giovane soccorso per strada in centro per “intossicazione etilica”. Differenze sostanziali per chi ha eventualmente venduto gli alcolici al giovane che è finito in ospedale: trattandosi di un maggiorenne dovrebbe evitare sanzioni e provvedimenti come la sospensione temporanea della licenza con conseguente chiusura dell’attività, cosa tra l’altro accaduta di recente e proprio da queste parti. Differenze marginali, invece, per chi deve affrontare il problema dell’alcolismo tra i giovanissimi. È infatti diventata ormai una triste consuetudine quella del sabato sera ad alta gradazione alcolica, e quello appena passato non ha fatto che confermare la regola. L’allarme è scattato poco dopo le 0.30 di ieri, quando qualcuno ha chiamato da vicolo Scala, una traversa di via XX Settembre. Poco dopo sul posto interveniva il personale del 118 con un’ambulanza della Croce Verde, mentre veniva allertata anche una Volante della questura. Il giovane, un 18enne, veniva caricato a bordo e portato in ospedale per accertamenti. Nulla di grave, a quanto risulta, tanto che sarebbe stato dimesso già ieri mattina. Decisamente più grave che l’altra notte al Poma sia arrivato l’ennesimo ragazzino in coma etilico, in questo caso un giovanissimo solo di poco maggiorenne. A questo va aggiunto anche il fatto che questa zona, vicino a via Pescheria, vicolo Sottoriva e il Lungorio sono diventati ormai un ritrovo per giovani che nei fine settimana pianificano dei veri e propri festini a base di super alcolici; in pieno centro, solo un po’ defilati, quel tanto che basta per starsene lontani da sguardi indiscreti.