Targhe d’auto contraffatte: due nomadi nei guai

Blitz della squadra mobile

MANTOVA  Cercavano refurtiva e invece hanno trovato delle targhe contraffatte e il kit per falsificarle. C’è stato un blitz degli agenti della Squadra Mobile della questura ieri mattina nel campo nomadi di via Guerra, durante il quale è stato rintracciato  C.S.M., un uomo di 41 anni destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Mantova perché deve scontare un anno e 8 mesi di reclusione per furto, rapina e danneggiamento. Nel contempo gli agenti hanno proceduto, su mandato della procura, alla perquisizione domiciliare e personale di R.C., un uomo di 30 anni, e di M.E., una 23enne, entrambi residenti nello stesso campo nomadi. Nei loro confronti era già in corso un’indagine relativa a un furto messo a segno sull’auto di una 38enne di Mantova lo scorso novembre. I riscontri investigativi raccolti dagli agenti della Squadra Mobile li hanno portati a identificare i due come probabili autori di quel furto, per il quale sono indagati. Dalle perquisizioni effettuate ieri mattina nei loro confronti non è stata rinvenuta la refurtiva relativa a quel colpo, ma gli agenti hanno comunque avuto modo di trovare qualcosa di interessante: due targhe contraffatte e alcuni caratteri “alfanumerici” adesivi, utili per creare altre targhe false. Il tutto è stato sottoposto a sequestro e la coppia di nomadi ora è indagata anche per la contraffazione delle targhe. Il blitz di ieri mattina rientra in un più ampio servizio di controllo straordinario del territorio disposto dal questore di Mantova nelle cosiddette aree a rischio della città, tra cui Valletta Valsecchi, il quartiere Te, via Learco Guerra-campo nomadi, la zona dello stadio e del luna park. L’operazione, tuttora in corso e che si concluderà nelle prime ore di oggi, vede l’impiego di oltre 40 uomini della questura. Sono stati effettuati controlli presso i luoghi di aggregazione nelle suddette aree cittadine, con identificazione delle persone e verifiche negli esercizi pubblici per una più incisiva azione sul territorio, anche alla luce delle istanze dei residenti che richiedono una maggiore visibilità delle Forze di Polizia per contrastare la percezione di “insicurezza”.