MANTOVA Mercoledì di Coppa per il Mantova, che stasera a Fiorenzuola d’Arda (ore 20.30) affronterà il Piacenza nel match valido per il secondo turno. È una gara secca: in caso di parità al 90’, sono previsti i tempi supplementari ed eventualmente i rigori. Chi passa il turno affronterà negli ottavi di finale (3 novembre) la vincente di Modena-Imolese, che si giocherà la prossima settimana.
Resta la domanda di fondo: come considerare questo impegno infrasettimanale? Come un’opportunità o un’impiccio? La risposta, probabilmente, è nel mezzo. «Il nostro pensiero è rivolto al campionato – ha riassunto pochi giorni fa il ds Alessandro Battisti – . Ma quella col Piacenza è pur sempre una gara ufficiale. E ci servirà per far crescere il minutaggio di alcuni giocatori». Eccola qui, dunque, la prima opportunità: concedere la vetrina a ragazzi che finora sono stati poco o nulla impiegati, mentre gran parte dei titolari verranno tenuti a riposo in vista della ben più impegnativa trasferta di domenica a Salò.
Ma c’è dell’altro. Il Mantova ha bisogno di vincere. Lo ha fatto – e bene – nella prima partita di Coppa Italia a Pontedera. Poi sono venuti quei due pareggi in campionato, con Legnago e Giana Erminio, che hanno lasciato più di un rimpianto. In questi casi, ritrovare il successo può diventare corroborante. Anche se è “solo” Coppa Italia, anche se il palcoscenico che conta è un altro. Sarebbe bene, dunque, non snobbare troppo questa partita. Ed evitare di prenderla sottogamba. La prospettiva di incontrare il Modena (se vince con l’Imolese) agli ottavi è un altro motivo che dovrebbe spingere il Mantova a giocarsi seriamente la qualificazione.
Tuttavia, che la partita non sia in cima ai pensieri delle due società, lo confermano le parole dei due tecnici. Dice il mister virgiliano Maurizio Lauro: «Proveremo a passare il turno, perchè vincere aiuta sempre. Ma, qualora non ci riuscissimo, non ci fasceremmo la testa. A Pontedera ci tenevamo a vincere, qui vada come vada. L’importante è dare minutaggio a chi sta giocando meno». Sull’altro fronte, non sprigiona entusiasmo nemmeno Cristiano Scazzola, tecnico del Piacenza (che nel primo turno ha eliminato 1-0 la Reggiana): «Ci apprestiamo a giocare 7 partite in tre settimane – spiega – . Sono davvero tante, soprattutto per una squadra di Serie C e giovane come la nostra. Farò ruotare tutta la rosa». Insomma, per un clima un po’ più battagliero, se ne riparlerà il 26 settembre, giorno in cui le due squadre si ritroveranno in campionato, stavolta al Martelli.
Chiudiamo con le ultime dai campi. Nel Mantova non verrà nemmeno convocato Guccione, e forse anche Checchi. Tra i titolari, l’unico superstite dell’undici schierato contro la Giana è il portiere Tosi. Ballottaggio a sinistra tra Vaccaro e Pinton (nella rifinitura di ieri è stato provato il primo). Occhi puntati su Bucolo, Paudice e Piovanello, quest’ultimo (come Vaccaro) al debutto in biancorosso. Nel Piacenza sono indisponibili i nazionali Armini, Dubickas e Bobb, ai quali vanno aggiunti Cesarini, Simonetti e Angileri, sulla via del recupero ma non ancora al top.
Non resta che giocarla. Se non proprio il migliore, vinca chi ne ha più voglia.