Inchiesta sui farmaci letali, il primario Mosca rimane agli arresti domiciliari

MANTOVA – Resta agli arresti domiciliari Carlo Mosca, il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari arrestato una settimana fa con l’accusa di omicidio volontario per avere, secondo la ricostruzione fatta dalla procura bresciana, somministrato farmaci letali a pazienti affetti da covid poi deceduti nella prima fase della pandemia. Il medico venerdì scorso aveva parlato per circa due ore e mezza nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi davanti al giudice per le indagini preliminari e assistito dai propri legali, gli avvocati Elena Frigo e Michele Bontempi, spiegando di non aver mai somministrato i farmaci indicati dagli inquirenti.
I suoi legali avevano chiesto contestualmente la revoca della misura cautelare, ma il gip nella giornata di ieri a scioglimento della riserva ha confermato gli arresti domiciliari per Mosca, nel frattempo già sospeso dalla direzione dell’ospedale. Il medico, lo ricordiamo, aveva lavorato al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Poma” per circa tre anni, dal 2014 al 2017. Il ricordo lasciato in riva al Mincio dal primario stando a quanto confermato dai colleghi virgiliani, sarebbe stato complessivamente positivo
La scorsa settimana, sempre davanti al confronto col gip, Mosca si era dichiarato completamente innocente, rammentando altresì in tale circostanza di aver operato sempre e solo per il bene dei suoi pazienti. Una versione questa completalmente differente con quanto sostenuto dalla procura di Brescia che in ogni caso, ha già disposto nuovi e ulteriori accertamenti e che con tutta probabilità procederà anche all’audizione sia dei colleghi del medico che dei pazienti.
Stando agli inquirenti il professionista 47enne nato a Cremona ma residente a Mantova avrebbe somministrato farmaci letali a due pazienti affetti da covid. deceduti la scorsa primavera durante la prima ondata pandemica. Si tratta di un 61enne e di un 80enne morti a distanza di un paio di giorni l’uno dall’altro tra il 20 e il 22 marzo scorso.