Calcio Serie C – Mantova, battere la Juve Stabia per chiudere un anno da sogno

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Mantova Non è ancora il tempo del congedo, ma poco ci manca. Il Mantova sabato giocherà la sua ultima partita in questa stagione da sogno in casa della Juve Stabia. Sarà la seconda gara del triangolare di Supercoppa. Nulla è impossibile, ma dopo la sconfitta col Cesena, le probabilità che la squadra di Possanzini possa portare a casa anche questo trofeo sono davvero ridotte all’osso. Quello più importante è già nella bacheca di viale Te. La coppa ricevuta dal presidente Marani certifica la promozione in Serie B e per il Mantova ora non resta che cercare di chiudere in bellezza la stagione. Magari con una vittoria in casa dei campani, dove ci saranno comunque dei tifosi biancorossi a seguire la squadra. E’ vero, il Mantova delle ultime giornate di campionato non si è mostrato così brillante come quello visto fino alla matematica promozione, ma nella gara di domenica contro il Cesena ha dato dimostrazione di essere comunque una squadra con dei valori tecnici importanti e su cui si può lavorare per costruire il gruppo che andrà ad affrontare il prossimo campionato di Serie B. E se il Mantova non si è fatto intimorire dal Cesena, probabilmente la più forte delle tre neopromosse, perché dovrebbe preoccuparsi della Juve Stabia? La formazione di mister Pagliuca, guardando i numeri, può vantare una difesa più rocciosa: 24 i gol subiti, contro i 31 presi dal Mantova. Sul fronte offensivo, invece, decisamente meglio la squadra virgiliana, che in campionato ha messo a segno 72 reti, contro i 57 gol dei campani. Con ogni probabilità si giocherà in un clima infuocato, ma anche questo servirà a forgiare la squadra in vista della prossima stagione. La piazza napoletana torna in Serie B grazie al buon lavoro svolto anche dal ds, tra i più giovani della categoria, il 28enne Matteo Lovisa, arrivato in Campania dal Pordenone (il cui proprietario era il padre) che lo scorso giugno rinunciò a iscriversi in Lega Pro, spalancando le porte della riammissione tra i professionisti al Mantova. In quel Pordenone c’erano anche Festa e Burrai, diventati poi dei pilastri del Mantova costruito da Botturi e Possanzini. Destino vuole che questa gara arrivi a pochi giorni distanza da quel 13 maggio che, lo scorso anno, portò la società di viale Te a vivere l’incubo retrocessione in Serie D dopo l’inutile pareggio nei play out contro l’Albinoleffe. Sembra davvero la chiusura di un cerchio, che porterà il club biancorosso ad un nuovo inizio: si riparte nel migliore dei modi, ovvero dalla conferma di mister Possanzini al fianco del dt Botturi.