Calcio Serie C – Mantova, Battisti stringe i tempi: “Nuovo attaccante in arrivo”

Alessandro Battisti
Alessandro Battisti

MANTOVA Un nuovo attaccante, già a disposizione per la ripresa del campionato. È l’obiettivo che si è dato Alessandro Battisti, quando mancano pochi giorni all’apertura del mercato invernale (lunedì 3 gennaio). Di questo ed altro parliamo con il direttore sportivo del Mantova nella chiacchierata che segue.
Direttore, l’attualità ci impone di partire proprio dal mercato…
«Ci serve un attaccante. Quelli che giocano e segnano, ovviamente, non si muovono; perciò dovremo essere bravi e fortunati a scegliere fra chi magari sta trovando poco spazio, ma è comunque integro e motivato per far bene».
Identikit? Sono circolati i nomi di Nocciolini, Biasci, Santini, Marilungo…
«Sono quattro profili che ci piacciono e che stiamo seguendo. Cerchiamo un centravanti esperto e in grado di svariare in più ruoli».
Vi siete dati una tempistica?
«Mi auguro di averlo a disposizione già per il 9 gennaio contro la Giana».
Altri obiettivi?
«Dopo l’attaccante, cercheremo un mediano. In difesa, invece, siamo a posto».
Torneremo più avanti a parlare di mercato. Passiamo al campo: quale bilancio fa di questa prima parte di stagione?
«Sono stati 5 mesi molto intensi e di grande complessità. Eravamo partiti bene, poi qualche infortunio di troppo in ruoli importanti ci ha penalizzato. Lo ammetto: speravo di avere qualche punto in più. I ragazzi lo avrebbero pure meritato».
Da cosa bisogna ripartire?
«Dai 15 risultati utili su 20 partite. Perchè significano che siamo stati quasi sempre all’altezza degli avversari. Anche in alcune gare perse (Albinoleffe, Sudtirol, Vecomp) non abbiamo demeritato».
Ci dice una qualità e un limite di questo Mantova?
«Mi piace che questa squadra non si sia mai data per vinta, ma abbia sempre rialzato la testa. Il fatto che abbia saputo recuperare tante partite parla da sè. Per quanto riguarda il limite, penso che ci siamo appiattiti in un momento cruciale del campionato».
Perchè, secondo lei?
«Perchè abbiamo patito la negatività che circolava. Ecco, lì dovevamo sicuramente reagire meglio a livello mentale. Servivano maggiore spavalderia e spregiudicatezza. Bisognava andare oltre quella fase, ma non ci siamo riusciti».
Ed ha pagato mister Lauro, da lei fortemente voluto. Una scommessa persa?
«È sicuramente una sconfitta per me. Ma il mio giudizio su Lauro non cambia di una virgola: continuo a ritenerlo un predestinato, perchè ha le qualità e l’intelligenza per fare l’allenatore. A Mantova ha comunque saputo dare un equilibrio alla squadra, e non è poco. Questa esperienza servirà anche a lui e lo farà crescere. La decisione di esonerarlo l’ho presa a malincuore, ma era inevitabile perchè avevamo smarrito quella spregiudicatezza di cui parlavo».
Cosa l’ha colpita di Galderisi?
«Dopo 10 minuti della prima telefonata mi era già entrato nella testa. E, credetemi, in quei giorni non era facile. Lo stesso ha fatto con i giocatori: ha saputo da subito toccare le corde giuste. E questo è fondamentale».
Qual è il Mantova che vorrebbe sempre rivedere nel girone di ritorno?
«Penso alle partite col Piacenza, col Trento, col Legnago… Quando cioè la squadra ha dimostrato di essere viva. La costante del girone di ritorno deve comunque essere una: andare sempre alla ricerca del gol. Naturalmente senza smarrire l’equilibrio».
Torniamo al mercato: qualcuno andrà via?
«Nessuna richiesta ci è pervenuta, nè da altre società nè dai nostri giocatori».
Ultimamente non si è più visto Bertini: cos’è accaduto?
«Considero Lorenzo uno dei talenti più belli di questo campionato. Ha avuto qualche problema personale, a livello familiare, che sta cercando di risolvere. Spero che con l’anno nuovo possa tornare ad essere dei nostri. Noi lo aspettiamo».
E Zappa, escluso dall’ultima partita per motivi disciplinari?
«Stiamo valutando la sua posizione. Ma tengo a precisare che, qualunque decisione verrà presa su di lui, sarà basata su criteri solo ed esclusivamente tecnici».
Per chiudere: che augurio fa al Mantova per il 2022?
«Nel 2021 è mancato un po’ di c… Però è anche vero che, come scriveva il “nostro” Virgilio, audentes fortuna iuvat: per chiamare a sè la fortuna bisogna essere audaci. E, aggiungo io, arditi. Questo auguro al Mantova che verrà».