Calcio Serie C – Padova a -4. Mantova, state buoni se potete

MANTOVA Una splendida mezza rovesciata di Liguori al 64’ ha consentito al Padova di espugnare il campo del Renate rosicchiando altri due punti al Mantova. Ora l’Acm vanta 4 lunghezze di vantaggio sui veneti, a 9 giornate dal termine del campionato. Pochi per dormire sonni tranquilli. Tanti se pensiamo che Burrai e compagni restano padroni assoluti del proprio destino; che vantano lo scontro diretto a favore, per cui i punti di vantaggio sono virtualmente 5; che ogni squadra farebbe carte false per trovarsi in questa situazione.
Ciò detto, ribadiamo quanto già osservato dopo la partita pareggiata a Vercelli. Questa è indubbiamente la fase più delicata della stagione. Quella dove il traguardo si avvicina e alle difficoltà contingenti di ogni partita se ne aggiungono altre, legate alla tenuta nervosa o a fattori esterni (direzioni arbitrali, motivazioni degli avversari ecc.). Siamo insomma alla stretta finale, con tutte le complicazioni che ciò comporta.
Per superarla, occorre mantenere quella serenità che è stata una delle chiavi finora della cavalcata trionfale del Mantova. E che gli ultimi due pareggi, uniti alle vittorie del Padova, rischiano di minare. Nessuno toglie meriti al percorso sbalorditivo compiuto dai biancorossi, nè c’è bisogno ogni volta di ribadire la bravura degli artefici. La questione è un’altra: arrivati a questo punto, l’opera va solo completata. Nell’unica maniera possibile: resistendo alla rimonta del Padova e conquistando la Serie B. Perchè non è detto che il treno ripassi. E perchè è il Mantova per primo ad essersi meritato questo traguardo, e quando parliamo di Mantova intendiamo tutti: società, dirigenti, allenatore, staff tecnico, squadra, tifosi. L’Acm non era partita per vincere il campionato, ma se l’ha dominato un motivo (anzi più d’uno) ci sarà. Da qui bisogna ripartire per un ultimo sforzo. Senza cali di concentrazione o approssimazioni, vedi i due gol presi a inizio partita a Novara e Vercelli; senza indugiare sulle decisioni arbitrali, che saranno pure discutibili, ma alla lunga rischiano diventare un’alibi, oltre che fonte di nervosismo; senza recriminare sul mancato arrivo di un attaccante a gennaio, ultimo argomento di discussione tra i tifosi che non è certo il momento più adatto per approfondire. Forse è vero che il vento non soffia più a favore dei virgiliani come a inizio stagione (vedi i quattro pali centrati a Vercelli), ma qualche colpo di fortuna il destino lo riserva ancora. Un esempio? Già domani si torna in campo, al Martelli contro la Virtus. Per scacciare i fantasmi e ritrovare il sorriso. Se non è un’opportunità questa…