Ciclismo – Giro d’Italia: Edo Affini beffato sul traguardo di Treviso

TREVISO Traguardo stregato per Edoardo Affini al Giro d’Italia. Dopo i due secondi posti del 2021, ieri il mantovano è stato beffato da Dries De Bondt sul traguardo della diciottesima tappa della corsa rosa, la Borgo Valsugana-Treviso. Nella volata a quattro sembrava che Edo potesse farcela, dato che si era preso un certo vantaggio, ma il belga della Alpecin Fenix lo ha “bruciato” per pochi centimetri, aggiudicandosi quindi la corsa dopo 156 km percorsi. Il portacolori della Jumbo-Visma invece è stato costretto ancora una volta ad accontentarsi del posto d’onore, come l’anno scorso. Bello il suo gesto a fine gara quando è andato a complimentarsi con De Bondt.

«Sono deluso – afferma il corridore di Buscoldo – Abbiamo lavorato bene in fuga tutti e quattro e fino alla fine abbiamo mantenuto la tattica che avevamo deciso in corsa. Poi ovviamente all’ultimo chilometro sono iniziati i giochi. So di non essere molto esplosivo, quindi avevo bisogno di uno sprint lungo per avere una possibilità. Ho seguito il mio istinto e sono andato a tutta velocità a circa 250 metri dal traguardo. Purtroppo Dries era mezza ruota più veloce, quindi congratulazioni a lui. Come squadra abbiamo dimostrato ancora una volta che possiamo competere per la vittoria. Questa è forse la cosa più importante. C’è da lavorare. Arrivare ancora secondo brucia, ma continuiamo a provarci e prima o poi una tappa la porterò a casa». Per Edoardo in tutto sono quattro i podi nella corsa “rosa”: tre secondi posti (ieri a Treviso; Torino e Verona nel 2021) e il terzo a Milano sempre nel 2021.
Doveva essere una frazione di trasferimento secondo gli addetti ai lavori, in vista delle ultime tre del Giro. Terreno adatto ai velocisti. Invece tutto è stato stravolto. Pochi chilometri dopo il via sono andati in fuga in quattro: Affini, De Bondt, il secondo classificato della tappa di Napoli Davide Gabburo (Bardiani Csf Faizanè) e il danese Magnus Cort Nielsen (Ef Education). Si sono giocati tra loro il traguardo per scalatori di Scale di Primolano, vinto da De Bondt, e il Traguardo Volante di Valdobbiadene andato a Gabburo. Fino a Ca’ del Poggio sembrava che il gruppo potesse raggiungerli, invece poi ha accusato un ritardo fino a 2’24’’ e ha cominciato a frazionarsi. A questo punto i quattro fuggitivi sono andati a tutta; dietro di loro il plotone della maglia rosa e più staccato ancora quello della maglia bianca. A 8 km dall’arrivo i quattro avevano 1’08’’ di vantaggio e a 3 km si è scesi a 30 secondi. Il gruppo è partito a tutta, ma Affini e compagni sono riusciti a tenere e a giocarsi la tappa in volata tra di loro. Vittoria quindi per il belga, poi Edo e terzo Cort Nielsen davanti a Gabburo, mentre il gruppo è stato regolato da Alberto Dainese (Team DSM) sulla maglia ciclamino Arnaud Demare (Groupama-FDJ). E’ arrivato con un po’ di ritardo Jai Hindley per una foratura, ma non ha perso margine dalla maglia rosa Richard Carapaz.