Calcio serie D – D’Iglio torna al Martelli: “Mantova, nostalgia canaglia”

Giuseppe D'Iglio
Giuseppe D'Iglio

MANTOVA Campionato sospeso e Mantova in attesa di comunicazioni ufficiali dalla Figc, per l’auspicato salto di categoria in Lega Pro. Intanto però, la formazione virgiliana si è cimentata in questa nuova avventura con il primo torneo di playstation per i club di Serie D. E tra i protagonisti c’è anche il centrocampista  Giuseppe D’Iglio.
 Beppe possiamo dirlo? Sei l’uomo del momento. Dicono tutti che sei un fenomeno alla play station…
«No calma, è solo una passione. Mi piace giocare e ho accettato di partecipare. E’ un’alternativa al campo di gioco, quello vero, in erba, che mi manca tanto».
 In palio c’è uno scudetto. Quante possibilità ci sono di vincerlo?
«Non pensate che sia semplice. E’ difficilissimo. Il Mantova ha una squadra forte, ma ci sono solo 5 giocatori comandati da noi. Magari ci fossero tutti i miei compagni».
 Parole che esprimono uin forte senso nostalgia
«Proprio questa mattina (ieri  ndr) sono tornato in città a riprendere le mie cose. Ho ripercorso il tunnel dello spogliatoio e mi è venuto il magone. Poi mi sono seduto in quello che è stato il mio posto nello spogliatoio e mi son messo a ripensare a quello che abbiamo passato lì dentro. Mi manca il calcio, vivere lo spogliatoio».
 Come hai passato questi due mesi quarantena?
«A Torino in casa con la zia. Poi il 4 maggio finalmente ho rivisto la mia fidanzata. Aspettavo le 5 del pomeriggio per la video chiamata con la squadra».
 Immaginiamo ti sia informato anche sulle vicende calcistiche…
«Tutti i giorni, ovviamente. In attesa di capire quali fossero le notizie dalla Serie C e della Serie D. Per fortuna è arrivata l’apertura importante della C sulle promozioni dalla D attendiamo che ci diano ciò che ci spetta».
 Sarebbe una promozione a tavolino, ma per modo dire. Il Mantova questa serie C, l’ha meritata sul campo…
«E’ esattamente così. Lo hanno detto anche gli avversari. Noi abbiamo fatto una gran stagione, anche se ci sono stati momenti difficili. Ma è normale».
 Qual è l’immagine più bella che ti porti dentro, di questa stagione?
«La squadra. Un gruppo fatto di grandi uomini. E’ stata una fortuna giocare con questi ragazzi».
 Il futuro come lo vedi?
«Ovviamente ci penso, ma è ancora presto. Vediamo quali saranno le decisioni che verranno prese dall’alto».
 E poi ci rivedremo presto…
«Sicuramente. C’è tanta gente da salutare, da chi lavora nell’ombra, come Davide, le segretarie, Lara, Laura, tutti i dirigenti, i compagni e ovviamente tutti i tifosi».
Tommaso Bellini