Giuranna, il Quartetto di Venezia e i Quintetti di Mozart all’Auditorium Lo Squero di Venezia sabato 22 marzo

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MANTOVA Al via sabato 22 marzo la decima edizione di Asolo Musica Veneto Musica all’Auditorium “Lo Squero”, sala di concerti sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia che all’emozione della musica combina l’incanto di una vista mozzafiato sulla laguna, offrendo allo spettatore l’esperienza unica di un concerto “a bordo d’acqua”. Protagonisti dell’evento inaugurale sono il celebre violista Bruno Giuranna, artista dalla lunga e straordinaria carriera internazionale, tra i fondatori de I Musici, del Quartetto di Roma e del Trio Italiano d’Archi, e il Quartetto di Venezia con Andrea Vio e Alberto Battiston al violino, Mario Paladin alla viola e Angelo Zanin al violoncello, formazione che dal 2017 è “Quartetto in Residenza” alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Il concerto, che segna il debutto a Lo Squero di Bruno Giuranna, rappresenta la prima tappa di un percorso che vede i musicisti impegnati nell’esecuzione integrale dei quintetti per archi di W.A. Mozart; un progetto che si sviluppa in due tappe e che si concluderà sabato 21 giugno, con l’esecuzione di tre quintetti per concerto.

 

“La gioia di riscoprire insieme agli amici del Quartetto di Venezia quelle autentiche e preziose gemme della musica da camera che sono i quintetti con due viole di Mozart – commenta Bruno Giuranna – mi fa guardare a questa occasione come ad una vera e propria festa della musica alla quale sono felice di partecipare.” 

 

Mozart si dedicò alla scrittura dei quintetti sempre dopo la stesura di importanti quartetti: ne compose in totale sei, conferendo pari dignità ai cinque strumenti e consolidando la struttura del quintetto in quattro movimenti. Ad aprire il concerto è il Quintetto n. 2 in do minore K 406, rielaborazione della Serenata per fiati K 388 scritta all’incirca cinque anni prima. Al Quintetto n. 2 segue in scaletta quello che viene considerato l’ultimo capolavoro cameristico mozartiano: il Quintetto n. 6 in mi bemolle maggiore K 614, aperto omaggio a Haydn, composto nella primavera del 1791. Il concerto si conclude con il Quintetto n. 3 in do maggiore K 515, quintetto che nasce contemporaneamente al successivo (K 516 in sol minore) nella primavera di un anno di straordinaria felicità creativa, il 1787, che in autunno vede debuttare a Praga Don Giovanni.

Con i musicisti impegnati a guidare il pubblico nella profondità compositiva delle partiture mozartiane, il concerto diventa occasione da non perdere per ritrovare autentici capolavori nel repertorio della musica da camera, in un percorso d’ascolto che all’intensità creativa unisce momenti di delicata emozione.

 

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