Morto dopo la lite. L’autopsia inguaia il vicino di casa

Franco Guglielmo

MANTOVA   La causa del decesso è stata una infezione contratta in fase post-operatoria, ma siccome la vittima era finita in sotto i ferri a a causa dell’aggressione subita, ci sarebbe un nesso di causa tra l’evento violento e la morte sopraggiunta una decina di giorni dopo. Questo in estrema sintesi quanto si legge nelle conclusioni dell’autopsia sulla salma di Franco Guglielmo, l’81enne deceduto dopo una lite con un inquilino che abitava nel suo stesso palazzo di via Bolivia, nel quartiere Due Pini.  Per questo fatto, per il quale sono in corso le indagini, G.L., 60enne di Mantova, è indagato con l’accusa di omicidio preterintenzionale, accusa che alla luce della relazione depositata nelle scorse ore dalla dottoressa Elisa Vermiglio, medico legale che ha eseguito l’autopsia, prende ulteriormente corpo. Nel frattempo il 60enne, attualmente ricoverato in una struttura psichiatrica, è comparso giovedì scorso davanti al gip Chiara Comunale per l’interrogatorio di garanzia. L’indagato, su consiglio del suo difensore, si è avvalso della facoltà di non rispondere; il gip ha disposto nei suoi confronti la libertà vigilata. Si tratta della prima misura disposta per l’indagato di questa vicenda, iniziata come una banale lite condominiale la mattina del 12 febbraio sc. Quel giorno il 60enne, che abita al quarto piano di una palazzina Aler in via Bolivia al civico 1, e che è più che noto per i suoi problemi psichici oltre che di alcolismo, ce l’aveva con la porta d’ingresso, che stava prendendo a calci. La moglie dell’81enne, sentendo un gran fracasso era scesa a vedere cosa stava succedendo e dietro di lei era sceso subito dopo anche il marito. Quest’ultimo cercava di calmare il 60enne, che per tutta risposta lo spintonava a terra per poi allontanarsi. In seguito alla caduta l’anziano si rompeva un femore. Trasportato in ambulanza all’ospedale Carlo Poma veniva sottoposto a un intervento chirurgico che risultava perfettamente riuscito. Nei giorni seguenti però le condizioni di Franco Guglielmo si aggravavano e il 22 febbraio sopraggiungeva il decesso per un’infezione che il medico legale ricollega alla spinta subita dall’anziano durante la lite, e che ritiene una diretta conseguenza della frattura del femore patita. Una ricostruzione che può prestare il fianco a diverse interpretazioni; non sono da escludere prossimamente ulteriori perizie sia da parte della difesa dell’indagato che del tribunale.