MILANO “Nonostante le ottime premesse di condivisione e la collaborazione dimostrata in commissione, dove siamo riusciti ad apportare un rilevante contributo, oggi in aula purtroppo la maggioranza non ha accolto alcune proposte, a nostro avviso fondamentali, in tema di prevenzione. Proposte che erano il frutto di un intenso lavoro di confronto avvenuto con le numerose associazioni e con gli stessi colleghi di commissione. Niente di più, niente di strano”. Antonella Forattini, consigliera regionale Pd, componente dell’ufficio di presidenza della commissione Sanità, spiega così il voto di astensione dei dem al progetto di legge sulla riforma nel sistema delle dipendenze patologiche che oggi è stato approvato in aula consiliare con 47 voti favorevoli e 27 astensioni.
“Grazie al nostro contributo in commissione, è stata inserita nel documento la distinzione fondamentale tra gli adolescenti e i preadolescenti che finalmente non saranno più trattati indistintamente come ‘minori’, un grande risalto è stato poi dato anche al lavoro sulle famiglie e al ruolo del terzo settore che nella prima stesura non era molto valorizzato – prosegue la consigliera dem – Oggi, invece, in aula, le nostre proposte, che puntavano essenzialmente sugli aspetti maggiormente legati alla riduzione del danno, alla prevenzione, alla riabilitazione e ai percorsi di sostegno, sono state cassate con giudizi molto ideologici e riduttivi”.
“Non possiamo liquidare la riduzione del danno come una presa d’atto di norme sovranazionali, senza disciplinarla – conclude Forattini – una legge sulle tossicodipendenze che non contenga una corretta declinazione della riduzione del danno, rischia di diventare una legge sostanzialmente punitiva, tralasciando quella parte sostanziale che consiste nel sostegno alle famiglie e nell’accompagnamento dei soggetti lungo tutto il loro percorso. La tossicodipendenza non è una colpa e non possiamo abbandonare nessuno”.