Gli organizzatori già al lavoro: il Festivaletteratura 2020 si fa

MANTOVA – Non sarà certo il Festival che abbiamo visto nelle passate edizioni. Lo suggeriva la logica, ma lo conferma adesso anche  Marzia Corraini, punta di diamante del Comitato Festivaletteratura sin dal suo fortunato esordio nel 1997. Le misure di contenimento che prevedibilmente verranno adottate e normate, pur in regime di maggiori concessioni rispetto a oggi, fanno comunque prevedere che non si potranno riempire piazze e teatri, cortili e tensostrutture. La normalità è ben lontana a venire, e così pure il normale svolgimento di appuntamenti di massa.
Come e secondo quali direttrici potrà trovare forma l’edizione 2020 per ora rimane un disegno in fase di costruzione. «Usciremo in questi giorni con qualche anticipazione, ma per ora è presto», commenta Corraini. Vien da sé che tutti i piani predisposti sono stati sconvolti dall’emergenza covid. Gli stessi aspetti organizzativi hanno dovuto fare i conti con il quadro generale dell’accoglienza radicalmente mutato. Né è pensabile che una macchina culturale così complessa, articolata su qualche centinaia di eventi, possa trovare forma nel giro di pochi mesi. «Noi normalmente – prosegue l’organizzatrice – cominciamo a pensare alla nuova edizione del Festival già all’indomani del termine della precedente edizione. Ma in questo caso viene da sé che il solito schema non può essere realizzato, e comunque, fin che non ci daranno indicazioni precise, non siamo in grado di stendere un piano preciso». Un piano, s’intende, che va dagli aspetti logistici a quelli economici legati a sponsor e a convergenze istituzionali. Insomma, il Festival ci sarà, ma per voce di Marzia Corraini l’arcipelago culturale mantovano e internazionale deve metabolizzare che «il solito Festival non si potrà fare. Lo stiamo immaginando in maniera diversa».
Il punto di partenza, condizionato dalle condizioni circostanti, è che gli organizzatori «si atterranno alle indicazioni». Ma per passare dal “cosa” al “come” dovremo attendere ancora un po’. «Immaginiamo cose completamente diverse rispetto alle formule consolidate. Noi comunque l’impegno ce lo mettiamo», assicura Marzia Corraini.
Altre anticipazioni per ora non è possibile raccoglierle, nonostante le voci, non confermate, che la kermesse letteraria possa svilupparsi con veicoli insoliti e telematici, quantomeno per favorire la presenza di ospiti stranieri. Insomma, lo sconvolgimento è generale, salvo neldato consolatorio che in un modo o nell’altro il Festival si farà.