Abusi edilizi: condanna per i vertici Pro-Gest

MANTOVA Quattro persone condannate e altre cinque invece assolte da tutte le accuse. Complessivamente 13 mesi di arresto e 76.600 euro di ammende. È questo l’esito del processo di primo grado per la questione degli abusi edilizi rilevati a suo tempo dalla procura di Mantova all’interno della cartiera della Pro-Gest in via Poggio Reale. Il giudice Chiara Comunale ha accolto parzialmente le richieste avanzate dalla procura, condannando a 4 mesi di arresto e 20mila euro di ammenda Bruno Zago, amministratore di Pro-Gest e il figlio Francesco Zago, direttore generale delle cartiere del gruppo. Stessa pena per Giuseppe Ruscica, uno dei due direttori dei lavori all’interno della cartiera, mentre l’altro direttore, Massimo Narduzzi, è stato assolto. Un mese di arresto e 16mila euro di ammenda, e una somma complessiva di 600 euro di ammende per altri imputati con ruoli minori in questa vicenda. Per tutti gli imputati c’è stata la sospensione delle pene con non menzione, mentre è rimasta la condanna al risarcimento dei danni al Comune di Mantova che si è costituito parte civile al processo. Assolti Giuliano Buosi, titolare della ditta che aveva eseguito i lavori in muratura, Vittorio Pozzati per la posa della struttura metallica soppalco, e Luciana Cordioli per l’installazione delle barriere fonoassorbenti. Il giudice ha poi assolti gli Zago, Ruscica, Narduzzi, Buosi, e ancora Pozzatti e Cordioli, da altre violazioni contestate nel capo d’imputazione. L’accusa, sostenuta dal Pm Silvia Bertuzzi, aveva chiesto pene che andavano da un minimo di un mese e mezzo ai 12 mesi di arresto e ammende tra i 18 e i 40mila euro. Le riduzioni in sede di sentenza sarebbero dovuto al fatto che l’azienda ha provveduto a sanare buona parte degli abusi rilevati.