Arrestato dopo mesi di latitanza l’ultimo membro della baby gang di città: è il fratello 16enne del boss

MANTOVA Sono ancora ben presenti nei ricordi dei ragazzi – quasi tutti minorenni – i gravissimi episodi verificatisi negli a cavallo tra la fine del 2019 ed i primi mesi del 2020 in varie parti della Città, in particolare in Parchi ovvero altri luoghi isolati, ed in ore tardo-pomeridiane, di cui sono stati fatti oggetto.
Rapine e furti aggravati, spesso accompagnati da minacce, percosse, utilizzo di armi ed altri comportamenti vessatori che, in tutte le circostanze, non hanno consentito alle giovani vittime alcuna possibilità di reazione ovvero di sottrarsi alle azioni delinquenziali di cui è ora accusato un 16enne pluripregiudicato, il quale – secondo le accuse che ora emergono dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura con il coordinamento della Procura della Repubblica – avrebbe agito in un piccolo gruppo criminale composto da altri giovanissimi.
L’odierno arrestato, assai noto alla cronaca nera locale, nonostante la giovane età, per il suo tutt’altro che invidiabile curriculum criminale, questa mattina all’alba è stato arrestato dagli Agenti della Questura a seguito di una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP del Tribunale dei Minori di Brescia per il ruolo preminente da egli rivestito – in complicità con il fratello e con altri giovani pregiudicati locali, attualmente tutti detenuti in carcere – nel compimento di numerose rapine commesse nel centro cittadino di Mantova.
Ora, a seguito del prosieguo delle indagini effettuate dagli investigatori della Polizia mantovana, condotte anche con l’audizione di numerose persone, le cui testimonianze sono state incrociate tra loro ed analizzate, con minuziosi riconoscimenti fotografici, con la visualizzazione delle registrazioni delle telecamere posizionate in prossimità dei luoghi ove sono state commesse le rapine, e con l’ausilio di altre tecniche di indagine, è stato possibile ricostruire i seguenti episodi criminali che, come si è detto, hanno terrorizzato numerosi giovani rimasti vittime della violenza di questa c. d. “Baby Gang”, le loro famiglie nonché diversi loro coetanei e compagni di scuola:
1. Alle ore 24 circa dello scorso 1° febbraio, a Porto Catena, l’odierno arrestato, unitamente ad un complice, dopo aver chiesto ad un giovane diciottenne – che assieme ad un amico si trovava a passare nei paraggi – se avesse avuto da cambiare una banconota di medio taglio, al momento in cui la vittima estraeva il proprio portafogli costoro la aggredivano fulmineamente e gli sottraevano con violenza il portafogli stesso, impossessandosi del denaro che vi era contenuto, circa 20 Euro;
2. Sempre lo scorso 1° febbraio il giovane criminale – unitamente al fratello M. V., di anni 19, attualmente detenuto per questi ed altri reati – dopo aver chiesto ad un ragazzino se avesse avuto da cambiare una banconota da 20 Euro, al momento in cui quest’ultima estraeva il portafoglio i due delinquenti glielo sottraevano con violenza e minaccia;
3. Lo scorso 7 febbraio, in Piazza Virgiliana, unitamente a due complici – tra i quali il fratello V. M. –, il giovane arrestato è accusato di aver minacciato e rapinato 2 giubbotti e 40 Euro a 3 ragazzini minorenni mantovani;
4. Sempre il 7 febbraio scorso, in Piazza Virgiliana, e sempre in complicità con il fratello maggiore V. M., l’arrestato odierno, con violenza e minaccia nei confronti di 4 ragazzini che si trovavano occasionalmente a transitare in zona, tentava di rapinare i malcapitati, intimorendoli con frasi del tipo “sapete che ho un coltello”. Poiché le giovani vittime riferivano di non aver alcun denaro con loro, i due criminali acconsentivano a farli allontanare solo dopo averli “perquisiti” per verificare se stessero dicendo il vero;
5. Il 9 febbraio scorso, in Piazza Martiri di Belfiore, alle ore 1,00, sempre costui ed un complice hanno rapinato 2 giovani diciannovenni della somma complessiva di 60 Euro, dopo averli minacciati, aver usato violenza nei confronti di uno di essi ed avergli procurato lesioni ad una mano. In quella circostanza, il giovane criminale ed il complice, dopo essere giunti ai Giardini Viola a bordo di due biciclette ed aver notato un gruppetto composto da alcuni giovani, si avvicinavano a due di essi chiedendo loro se avessero del “fumo”; alla risposta negativa, li minacciavano intimando loro di mostrare i portafogli, li aggredivano e sottraevano tutto il denaro in loro possesso;
A seguito dell’informativa inviata all’Autorità Giudiziaria competente, il Tribunale dei Minorenni di Brescia, su richiesta del Pubblico Ministero, ha emesso a carico del 16 delinquente un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, in relazione anche ai suoi numerosi precedenti specifici oltre che per la sua pericolosità sociale e per la “totale assenza di freni inibitori, insieme ad una distorta convinzione della garanzia di impunità”.
All’alba di oggi, al termine di ininterrotte ricerche effettuate dalla Squadra Mobile della Questura in questi ultimi mesi – anche in collaborazione con l’INTERPOL, poiché si era venuti a conoscenza che il ricercato, subito dopo l’arresto del fratello e degli altri complici, si era rifugiato all’estero, in particolare in Francia ed in Slovenia, per sfuggire alla giustizia italiana – il 16enne latitante veniva individuato in un appartamento di Corso Garibaldi, arrestato e condotto negli Uffici di Piazza Sordello per gli atti di Polizia Giudiziaria, all’esito dei quali è stato trasferito dagli Agenti presso il Carcere Minorile “Beccaria” di Milano.