Autobus, a Mantova +90% di immatricolazioni in un anno

MANTOVA Il trasporto merci oltre le 16 tonnellate ha registrato in Italia nel 2023 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. La Lombardia segue il trend ma con una crescita più robusta e pari al 15,8% (4.089 nuovi mezzi). In tale contesto fa ancora meglio Mantova che, con 379 nuove targhe, supera la media regionale registrando un incremento del 78,8%, il miglior valore regionale. Sul fronte invece del mercato degli autobus si è registrato in generale un +45,8% con 5.434 immatricolazioni. La Lombardia segna un balzo in avanti pari al 78,9%, grazie a 762 nuove targhe. Anche in questo caso Mantova primeggia raddoppiando quasi il risultato in un anno e chiudendo il 2023 con un incremento del 90,9% e 21 nuovi bus.
A rilevarlo l’indagine dell’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone realizzato da Continental. Segnatamente, da tale studio, per quanto concerne l’alimentazione del parco merci circolante italiano nel 2023 il gasolio continua ad essere predominante (90,3%) seguito da benzina e metano (a 4,5% e 2,1%). In Lombardia si segnala un lieve calo del gasolio, che rimane comunque preponderante e copre l’88,9% del parco (-0,6% rispetto al 2022), e del metano che passa da 2,6% a 2,5%. A Mantova il gasolio cala dello 0,2% e si attesta al 92,1% (percentuale regionale più elevata). Cresce poco l’ibrido che rimane sotto quota 1%. Il metano passa da 3,1% a 3% e l’elettrico sale a 0,2%. Il parco autobus nazionale vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative: la maggioranza rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2%. In Lombardia si registra un leggero calo del gasolio da 92,3% a 89,8%. A Mantova rimane predominante il gasolio, con l’84,4% (in calo del 2,5%). Nel comparto degli autocarri nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5%. Situazione più rosea in Lombardia, qui le categorie più virtuose, dalla 4 alla 6, raggiungono il 67,8%, con l’Euro 6 al 35,6%. Anche il mantovano presenta una situazione positiva, le classi migliori insieme raggiungono il 61,5%, con l’Euro 6 al 29,5%. Gli autobus Euro 4, 5 e 6 rappresentano invece il 59,3% del parco nazionale. In Lombardia, anche su questo versante, lo scenario è migliore. Le classi Euro 4, 5 e 6 raggiungono una quota totale del 74,4%, con gli Euro 6 al 40,3% e in crescita del 3,6%. Situazione meno brillante, seppur positiva, rispetto alla media lombarda quella di Mantova, dove le classi più virtuose assieme raggiungono quota 67%, con l’Euro 6 protagonista al 30,2%. L’età degli autocarri in circolazione in Italia rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante. In Lombardia la fascia più rappresentata è quella di autocarri tra 5 e 10 anni, che raggiunge il 22,4% del totale circolante. Mantova conferma il trend lombardo: il 19,5% degli autocarri ha tra i 5 e i 10 anni, soltanto il 10,2% supera i 30 anni.
Gli autobus italiani risentono positivamente dei contributi per le flotte di Tpl e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino a un anno) e in generale il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022). Anche in questo caso la Lombardia mostra dati migliori: la fascia più diffusa è quella tra i 5 e i 10 anni (26,3%). I veicoli sopra i 20 anni sono il 13,5% (27,5% dell’Italia) e quelli sotto i 10 anni il 49,2%. Situazione simile a Mantova, dove i bus della fascia 5/10 anni raggiungono il 27,8%. In tutta la provincia soltanto il 16,3% dei veicoli ha più di 20 anni, mentre il 45% ne ha meno di dieci.